la storia
venerdì 20 Giugno, 2025
Tania Vianini raccoglierà il testimone del padre Giorgio: «Toncata dopo papà, un’emozione forte»
di Gabriele Stanga
Stasera via alle celebrazioni delle Feste Vigiliane con corteo e inaugurazione. Sabato la notte bianca. Per la tonca appuntamento a domenica, la figlia d’arte:
«Momento speciale»

Respira l’aria delle Vigiliane da una vita Tania Vianini, la figlia di Giorgio, lo storico “toncato” che per 38 anni si è immerso nelle acque dell’Adige dentro la celebre gabbia, per espiare le colpe della città e dei suoi politici.
Tania aveva cominciato con il corteo storico , poi è stata a lungo zatteriera nel Palio dell’oca, in rappresentanza di Centa. Quest’anno sarà la prima edizione della “tonca” senza papà Giorgio, scomparso lo scorso novembre. E sarà proprio lei a raccoglierne il testimone e proseguire quella che è ormai una tradizione di famiglia.
Intanto stasera alle 19.45 si parte con il tradizionale corteo, seguiranno alle 20.45 la cerimonia inaugurale e alle 21 la cena degli zatterieri. Il tanto atteso tribunale di penitenza , dove verranno messi alla gogna i peggiori personaggi pubblici dell’anno comincerà alle 21.30, mentre sabato Trento rimarrà sveglia per la notte bianca.
Per la tonca invece, l’appuntamento è domenica alle 20, al Ponte San Lorenzo.
Che emozione sarà per lei, Tania?
«Un’emozione forte perché prenderò il posto di mio papà che purtroppo è venuto a mancare. Sarà strano. Ma anche bello».
Aveva mai parlato con suo padre della possibilità che fosse lei a continuare un giorno?
«Glielo avevo proposto nei periodi in cui non stava benissimo. Gli dicevo, dai, stavolta prendo io il tuo posto. Ma lui mi diceva sempre di no con qualche scusa. Ma in realtà alla fine il motivo era che voleva farla lui. Ci teneva davvero troppo».
Ricorda qualche episodio particolare tra le tante tonche di suo padre?
«In realtà non ho aneddoti particolari, per lui era diventata una cosa normalissima. Abitando lì vicino andava a casa a farsi la doccia, mangiava, faceva tutto come in un qualsiasi altro giorno. Ormai era la normalità, dopo 38 anni».
Anche per la famiglia lo era?
«Anche per noi era entrato nella routine, sarebbe stato strano che fosse stato qualcun altro a calarsi nella gabbia».
Cosa significano per lei le Vigliane?
«Ho partecipato anche sabato scorso alla Ganzega, ci sono tanti bei momenti. È proprio speciale l’idea della festa in sé. L’aria che c’è in questi dieci giorni, con Trento che si anima, cosa che durante l’anno non succede spessissimo».
Quando è avvenuto il suo debutto alle Vigiliane?
«Papà mi ha introdotta alle vigliane in età adolescenziale.
A 13 anni ho cominciato col corteo storico, ora ne ho 42 come le edizioni della Festa (ride). Nel corteo sono rimasta per due anni. Poi ho sempre partecipato alle Vigiliane sia guardandomele che vivendole in prima persona».
Ed è stata anche zatteriera.
«Sì sono stata zatteriera per molti anni, almeno 5 o 6».
Per chi gareggiava?
«Per Centa, mi alternavo con gli amici perché eravamo tanti e tutti volevamo gareggiare. Mi è sempre piaciuta, finché ho potuto ho sempre fatto la zatteriera».
E ora la tonca, quali sono le sue attese?
«Quest’anno ci proviamo e vediamo qual è la sensazione una volta chiusi in gabbia. Non ho aspettative particolari, vediamo come andrà».
Pensa di continuare anche nelle prossime edizioni?
«Perché no, intanto vediamo la prima ma se la sensazione sarà positiva non vedo perché non rifarlo anche nei prossimi anni».
L'incontro
Sinner e la collaborazione (a sorpresa) con Bocelli, ecco la canzone «Polvere e gloria». «Un inno alla perseveranza e alla nobiltà della fatica»
di Redazione
Per il numero uno al mondo questa esperienza è stata «un'emozione unica». E nel videoclip immagini inedite dell'infanzia dei due fuoriclasse, dello sport e della musica