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domenica 8 Giugno, 2025

Sinner-Alcaraz: oggi a Parigi la prima finale di uno Slam tra il numero 1 e il numero due al mondo

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L’altoatesino trova ancora il rivale spagnolo sulla terra rossa e vuole la sua rivincita dopo gli Internazionali. Oggi in campo anche la coppia Errani-Paolini

Jannik Sinner all’assalto del Roland Garros e di Carlos Alcaraz per entrare nella leggenda dello sport italiano e non solo. Oggi l’azzurro punta a diventare il terzo italiano a vincere sulla terra rossa di Parigi dopo i due titolo di Nicola Pietrangeli (1959 e 1960) e quello di Adriano Panatta (1976). Il numero uno al mondo non ha ancora perso un set nel suo tentativo di vincere per la prima volta l’Open di Francia, mentre il campione in carica Alcaraz, suo avversario nella finale di domenica, ne ha persi quattro. Sinner è stato spinto al tie-break solo una volta – nella vittoria in semifinale di venerdì contro Novak Djokovic – ed è in una striscia di 20 vittorie consecutive nei tornei del Grande Slam, dopo aver vinto gli US Open e gli Australian Open.

 

«Jannik è il miglior tennista del momento – ha ammesso Alcaraz, numero 2 del ranking -. Voglio dire, sta annientando ogni avversario». Tuttavia il 22enne di Murcia ha un record di 21-1 sulla terra battuta quest’anno, avendo vinto i titoli a Roma – battendo proprio Sinner in finale dopo il rientro dalla squalifica per doping – e a Monte Carlo. Alcaraz ha vinto anche le ultime quattro partite contro Sinner, portandosi in testa con un record complessivo di 7-4, e ha vinto più Major – 4-3 – nonostante abbia un anno in meno dell’azzurro. Ha anche giocato una finale del Roland Garros in precedenza, cosa che Sinner non ha fatto.

 

Dal canto suo, Sinner ha detto che la chiave della sua vittoria contro Djokovic in semifinale, che lo ha messo sotto pressione nel terzo set venerdì, è stata mantenere la calma e, in qualche modo, riuscire a mantenere la concentrazione sufficiente durante gli attacchi del serbo per vedere comunque il quadro generale. «È importante prendersi il proprio tempo. È importante capire i momenti della partita, e credo di essere stato molto bravo. La parte mentale era a posto. Sono molto felice di aver raggiunto la finale – ha aggiunto il numero 1 del mondo in conferenza stampa – , onestamente non pensavo di tornare e fare finale a Roma e qui. Non ho giocato per quasi 4 mesi e ora sono nella mia terza finale Slam consecutiva. Non me lo aspettavo». Ed è qui che forse Sinner ha un vantaggio su Alcaraz. Il giovane spagnolo, che ama intrattenere il pubblico, è sembrato finora il giocatore più nervoso al Roland-Garros. Ha faticato non poco contro Lorenzo Musetti, testa di serie numero 8, in semifinale, vinta in quattro set dopo il ritiro dell’italiano per un infortunio alla gamba. Ma «non è preoccupato» di perdere qualche set. «Perché so di avere tempo e sono mentalmente abbastanza forte per tornare in campo», ha detto Alcaraz. Quella di oggi sarà la prima finale Slam tra i due giocatori nati negli anni 2000.

Ma sarà anche il giorno di Jasmine Paolini e Sara Errani, che nella finale del doppio femminile si giocheranno il titolo con la coppia formata dalla kazaka Anna Danilina e dalla serba Aleksandra Krunic. Le due azzurre, campionesse olimpiche proprio a Parigi, vanno a caccia del loro primo titolo dello Slam insieme. Per Errani, invece, sarebbe l’ottavo Slam vinto in carriera e il sesto in doppio dopo i cinque vinti in coppia con Roberta Vinci. La 38enne azzurra ha inoltre appena vinto il titolo del misto con Andrea Vavassori.