L'iniziativa sperimentale

giovedì 17 Luglio, 2025

Sicurezza dei ciclisti, da Mezzolombardo a Fai della Paganella il primo tracciato da 12 chilometri di «Bike Lane 2025»

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Il progetto prevede la realizzazione di oltre 30 chilometri di corsie ciclabili su due tratti stradali altamente frequentati dai ciclisti

Sono ufficialmente iniziati a Mezzolombardo i lavori di tracciamento delle corsie ciclabili previste dal progetto sperimentale «Bike Lane 2025», promosso dalla Provincia di Trento, con l’obiettivo di migliorare la sicurezza stradale e la convivenza tra ciclisti e automobilisti. A dare simbolicamente il via ai lavori sono stati il presidente della Provincia autonoma di Trento, Maurizio Fugatti, che ha tracciato sull’asfalto il simbolo della bicicletta a indicare l’inizio della corsia ciclabile, e il presidente della Federazione ciclistica trentina, Renato Beber, che ha disegnato la freccia direzionale della bike lane. Presenti al cantiere anche il sindaco di Mezzolombardo, Michele Dalfovo, e il consigliere provinciale Christian Girardi.

 

Il progetto prevede la realizzazione di oltre 30 chilometri di corsie ciclabili su due tratti stradali altamente frequentati dai ciclisti:

 

Questa settimana lungo la SP 64 e la SS 43 nel tratto da Mezzolombardo a Fai della Paganella, per complessivi 12 chilometri circa;

 

La settimana prossima lungo la SS 612 della Val di Cembra, da località Valda (Altavalle) a località Stramentizzo (Castello-Molina di Fiemme), per circa 18,9 chilometri.
Questa iniziativa nasce anche come segno tangibile in memoria di Sara Piffer e Matteo Lorenzi, due giovani promesse del ciclismo trentino, tragicamente scomparse mentre si allenavano lungo le strade trentine. Le loro perdite hanno lasciato un segno profondo nella comunità trentina e hanno rafforzato l’impegno delle istituzioni nel promuovere azioni concrete per garantire maggiore sicurezza a chi si muove in bicicletta.

«La Bike Lane non è solo un intervento tecnico sulla viabilità, ma un atto di responsabilità e di civiltà – ha spiegato Fugatti – in memoria di Sara e di tutti i ciclisti che hanno perso la vita sulla strada, vogliamo contribuire a costruire un ambiente più sicuro, dove ogni utente, a partire dai più vulnerabili, possa sentirsi rispettato e tutelato. La sicurezza dei ciclisti non può essere considerata un tema secondario. Non si tratta semplicemente di un deterrente: questo è il primo tracciato simbolico di una bike lane in Trentino, all’interno di un progetto sperimentale che prevede due percorsi, uno qui in Rotaliana fino in Paganella e uno che sarà realizzato a breve in Alta Val di Cembra. È un percorso che nasce anche grazie al confronto con la Federazione ciclistica del Trentino e con chi ama davvero questo sport – ha concluso Fugatti – è un passo concreto per la sicurezza, dei ciclisti, ma anche degli automobilisti. Crediamo che il Trentino, su questo tema, abbia ancora margini di crescita e questo progetto va esattamente in questa direzione».

 

Le bike lane sono corsie ciclabili tracciate sul lato destro della carreggiata, nel senso di marcia dei veicoli, con larghezze comprese tra 80 e 100 cm e sono integrate da segnaletica orizzontale simbolica. Sono delimitate da strisce bianche discontinue e possono essere valicate dai veicoli, tenendo conto che su molte strade del Trentino, in particolare in montagna, non c’è spazio sufficiente per realizzare corsie riservate in esclusiva ai ciclisti. Il tracciamento orizzontale serve comunque come segnale visivo costante, per ricordare agli automobilisti la possibile presenza di biciclette sulla carreggiata e per mantenere alta l’attenzione sulla sicurezza dei ciclisti, che va sempre tutelata con il massimo rispetto. L’obiettivo, dunque, è quello di rendere visibile e riconoscibile lo spazio riservato alla mobilità ciclistica e aumentare la consapevolezza degli automobilisti, anche attraverso un segnale visivo continuo lungo la tratta.

“Ricordo bene quando il presidente Fugatti me ne aveva parlato in occasione della partenza del Tour of the Alps da Mezzolombardo – ha spiegato il sindaco di Mezzolombardo Michele Dalfovo – l’idea di tracciare una corsia ciclabile nasce anche come forma concreta di sensibilizzazione sul tema della vivibilità dei nostri paesi e della sicurezza stradale. Mezzolombardo è un punto di passaggio per tanti ciclisti, anche turisti, diretti verso l’Altopiano della Paganella, ed è giusto che possano muoversi in modo sicuro e protetto”.

Nel rispetto del Codice della Strada i ciclisti dovranno utilizzare la corsia ciclabile, evitando la marcia affiancata e prestando attenzione durante i sorpassi, mentre i conducenti dei veicoli dovranno rispettare la distanza laterale minima di 1,5 metri nei sorpassi (dove possibile) e dare precedenza alle biciclette in caso di attraversamento della corsia.

Particolare attenzione, durante la realizzazione dei lavori, viene posta anche all’orientamento dei chiusini di raccolta delle acque piovane, affinché le feritoie siano posizionate ortogonalmente rispetto al senso di marcia e non rappresentino un pericolo per le due ruote.

“Guardiamo con grande favore a questa iniziativa, che speriamo rappresenti davvero il primo passo di un progetto più ampio, destinato a interessare le 32 salite simboliche del Trentino – ha dichiarato il presidente della Federazione ciclistica trentina Renato Beber – la presenza di una corsia ciclabile dedicata offre un elemento in più di garanzia per la sicurezza di chi sceglie di percorrere le nostre strade in bicicletta. Siamo pronti a continuare il dialogo con la Provincia e con i tecnici per individuare ulteriori azioni concrete e siamo convinti che la strada intrapresa sia quella giusta per rendere il Trentino sempre più sicuro per chi va in bici”.