In tribunale

venerdì 10 Ottobre, 2025

Si fingevano tecnici dell’acqua: maxicondanna alla banda dei furti

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Serie di colpi in tutto il Trentino: per la banda pene di 22 anni

Pene pesanti per tre componenti della banda di ladri che tra il 2019 e il 2020 è stata protagonista di una trentina di furti nelle abitazioni di mezzo Trentino rubando denaro in contanti e gioielli soprattutto in casa di anziani.

Ieri il Tribunale di Trento ha condannato Clayton Artusio, 30 anni e Giovanni Movilia, 43 anni a 7 anni e 8 mesi e Danilo Previato, 61 anni per associazione a delinquere finalizzata al furto in abitazione. I tre sono residenti in Piemonte. Secondo l’accusa facevano parte di una banda composta da almeno sei persone che nel giro di un anno hanno svuotato decine di abitazioni. Il modus operandi della banda variava a seconda del periodo. Parte della banda ha scelto riti alternativi, mentre i tre condannati ieri dal Tribunale sono finiti a giudizio con il rito immediato.

Ad Artusio e Movilia la Procura contestava cinque episodi risalenti ai giorni tra il 27 e il 31 gennaio 2020. La modalità dei cinque episodi era identica. I due insieme a un complice arrivavano nelle case scelte come obiettivo a bordo un’auto con targa contraffatta. Si spacciavano per tecnici addetti al controllo dell’eventuale presenza di mercurio nell’acqua potabile. Metallo che avrebbe potuto intaccare i gioielli e i beni di valore presenti in casa se non fossero stati messi nel frigorifero. Poi prendevano i gioielli e riuscivano a rubarli ingannando gli anziani presi di mira. In un caso, ad Ala, sono riusciti a un portafoglio con 920 euro in contanti, varie collane d’ore e una cassetta di sicurezza con dentro altri 4 mila euro in contanti. In un altro caso a Nago Torbole i soliti tre hanno rubato un collier in oro, vari anelli con zaffiri e altri gioielli e anche qui i tre si sono finti tecnici dell’acqua. Stesso copione in due abitazioni di Riva del Garda, il 29 gennaio 2020, dove sono spariti anche orologi di valore e carte bancoposta. L’ultimo colpo di questi tre risale al 31 gennaio 2020 ad Ala, sempre usando la modalità dei finti tecnici dell’acqua che convincevano i padroni di casa a mettere in frigo i gioielli per non danneggiarli con il mercurio nell’acqua.

Previato era accusato, in concorso con il solito capobanda, di altri cinque episodi risalenti al settembre 2019 tra Sarnonico, Sanzeno, Ala, Pieve di Bono e Sella Giudicarie. In questi casi i ladri non usavano tecniche particolari, non si fingevano tecnici dell’acqua, ma entravano in casa forzando porte o finestre approfittando dell’assenza dei proprietari e arraffando tutto quello che potevano, in un caso anche un set di coltelli di valore o un trapano con tutte le punte accessorie. In un altro caso hanno anche sottratto fotografie e lettere personali a una signora.