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giovedì 4 Dicembre, 2025

Semestre filtro, Trento va meglio del resto d’Italia: al primo appello idonei verso il 20%

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Gli studenti dell'ateneo trentino sarebbero inoltre primi nella prova di chimica e secondi in quella, temutissima, di fisica

In Italia è stato un disastro, con gli idonei che, in certi casi, non hanno raggiunto il 10% degli studenti che hanno sostenuto l’esame. Il primo appello del semestre filtro di Medicina è stato selettivo ben oltre il previsto. E a Trento com’è andata? C’è una sola certezza: meglio degli altri. Lo confermano fonti dell’ateneo, che è in possesso dei dati ma «non autorizzato a divulgarli».
Una stima, però, arriva dai sondaggi realizzati dagli studenti stessi, raccolti in un database condiviso. Un «carotaggio» assolutamente informale, ma che può contare su un buon campione: a Trento hanno risposto 58 studenti, ovvero oltre il 14% rispetto ai 500 iscritti al semestre filtro. Tra loro, ben 21, dato pari al 34%, sono risultati idonei.

Non solo, nella famigerata prova di fisica, quella che, in alcuni atenei, potrebbe fermare nove studenti su dieci (va ricordato che occorre ottenere la sufficienza, calcolata in un punteggio minimo di 18 su 30) il punteggio sarebbe il secondo più alto d’Italia (17.19), dietro solo a Milano Bicocca. Gli studenti trentini, sempre secondo i dati raccolti, sarebbero inoltri primi in chimica e quindicesimi in biologia. Al momento solo i diretti interessati, tramite l’accesso al portale Universitaly tramite Spid, possono sapere il loro punteggio. Fonti del Ministero parlano di un numero di idonei che, a seconda delle sedi universitarie potrebbero andare da poco meno 10 a poco più del 20%. Trento si posizionerebbe su quest’ultima soglia. Il dato «informale» del 34% è chiaramente ottimistico, perché non c’è una campionatura: gli studenti che hanno superato la prova sono evidentemente più propensi a dare la «buona notizia». Tuttavia, la posizione in classifica potrebbe essere molto indicativa. A Trento saranno ammessi 80 studenti, su una graduatoria che, comunque, sarà redatta a livello nazionale.

Nei giorni scorsi alcune associazione studentesche (Udu e Azione Universitaria) avevano promosso un sondaggio tra gli studenti trentini che ha bocciato sonoramente la nuova modalità. In questi giorni ha preso posizione anche UniTiN, che oltre a puntare il dito contro la carenza di medici, denuncia anche gravi irregolarità: «Al primo appello, studenti e docenti – denunciano i rappresentanti – hanno segnalato gravi irregolarità (foto dei quiz circolate online, candidati con smartphone in aula, etc.), compromettendo l’equità delle prove».