L'intervista

giovedì 25 Dicembre, 2025

Samuele, il falegname di 20 anni che studia Economia: «Racconto nei social come ridare vita al legno»

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La pagina di Instagram "Senzacorteccia" del giovane di Civezzano conta oltre 47mila follower: «Voglio promuovere l'artigianato»

La scintilla è scattata quando ha visto suo padre fare alcuni lavori a casa. Trasformare pochi pezzi di legno in qualcosa di utile, come mensole e piccoli oggetti. Per Samuele Franceschini, ventenne di Civezzano, è nata così la passione della falegnameria, una forma di artigianato coltivata da autodidatta. «Un modo per dare una nuova vita al legno», come spiega lui stesso, che da qualche anno ha iniziato a condividere su Instagram (intitolata Senzacorteccia) dove adesso è seguito da oltre 47mila persone. A renderlo virale è stato proprio un progetto di recupero: un letto matrimoniale realizzato dalle vecchie travi di un rifugio. Franceschini, ci ha raccontato la sua vita divisa tra le lezioni universitarie e il lavoro in garage da dove gira video che, spera, siano «capaci di ispirare le persone a fare qualcosa con le proprie mani».

Samuele, come ha iniziato a lavorare col legno?

«Tutto è cominciato da piccolo, guardando mio papà fare qualche riparazione e lavoretto per la casa durante i weekend. Lui in realtà è un grafico, ma guardandolo ho capito che anche con pochi strumenti potevo trasformare pochi pezzi di legno in qualcosa di utile. È bello vedere un’idea che hai in testa e prendere forma. Io, in realtà, ho fatto il liceo Da Vinci e ora studio economia: ho imparato tutto facendo, macinando video su Youtube».

Poi anche lei ha iniziato a condividere la sua esperienza con il profilo «Senzacorteccia».

«Sì: guardavo i video di queste persone che realizzavano i loro lavori e mostravano anche i loro errori e il modo con cui avevano imparato. L’idea di mettere anche i miei video su Instagram è nata quasi per scherzo: vedere i video di altri artigiani mi ha stimolato sempre di più e anche io volevo ispirare qualcun altro. Il sapere viene trasmesso da entrambe le parti: se mostro una lavorazione qualcuno prenderà spunto, ma anche io potrei leggere un commento che mi stimola un’idea diversa».

Può parlarci delle opere che realizza come falegname?

«La prima opera complessa che ho costruito è stata una sorta di piccola imballatrice per pressa il fieno. Nel nostro giardino avevamo alcuni conigli, e io volevo pressare l’erba per dargliela da mangiare. Il video che ha fatto fare un boom al mio profilo, che in due mesi è passato da 17mila a 46mila follower, è stato quello in cui ho realizzato un letto matrimoniale costruito con delle vecchie travi recuperate dal tetto di una baita. Era legno rimasto all’aperto per tantissimo tempo e sarebbe stato gettato via: non sapevo cosa ci sarebbe venuto fuori, ma alla fine sono riuscito a realizzare questo letto matrimoniale molto rustico. È stato bello dare una terza vita al legno: da albero, a travi fino a diventare manufatto».

Insomma è un modo anche per dare nuova vita a degli scarti.

«Dipende molto dall’oggetto, ma cerco di riutilizzare materiale come travi o legno proveniente da vecchie baite. Spesso è anche materiale imperfetto, con crepe e nodi che danno valore aggiunto. Ma punto soprattutto a valorizzare gli oggetti in legno massello: è materiale vero, non come quello della grande distribuzione».

Che cosa le piace del lavoro artigianale?

«La parte più bella è che c’è sempre una nuova sfida. Non devo fare cento letti uguali per una produzione industriale. Un giorno c’è un tagliere con dimensioni specifiche, poi una sedia per bambini o un oggetto ancora diverso. Negli anni ho realizzato parecchia oggettistica per la casa: ultimamente sto creando articoli su commissione come letti o simili. Un manufatto che mi ha segnato è stata la creazione di un’arnia cattedrale, che non sapevo nemmeno cosa fosse. È un’arnia a forma di prisma esagonale messo in orizzontale, dove vengono messi dei piccoli telai in cui le api costruiscono da zero le celle. Fanno tutto in autonomia a differenza di un’arnia normale».

Come fa a bilanciare lo studio con questa attività di falegnameria?

«Studiare per ora ha la priorità, ma cerco di continuare anche con il legno e la produzione di contenuti social. Non è sempre facile: i contenuti richiedono tanto tempo per essere portati avanti. Da un lato studiare economia mi apre la mente, dall’altra il legno mi dà la soddisfazione pratica con con lo studio non riesco ad avere. Non so dove mi porterà tutto questo, in futuro, ma sono certo che voglio continuare a promuovere questa idea di artigianato. Sono felice di far passare l’idea che chiunque possa mettersi a creare qualcosa di bello con le proprie mani».