Il funerale
mercoledì 10 Settembre, 2025
Samone, in centinaia per l’ultimo saluto a Damaris Pedron. Il papà: «Questo è solo un arrivederci»
di Johnny Gretter
Amici e conoscenti si sono stretti per le esequie della giovane di 26 anni, morta in un incidente in moto

«Quello che abbiamo ricevuto oggi è un abbraccio nel nome del Signore: ci sono persone che amano ancora Damaris, e anche noi la poteremo nel cuore». È con parole cariche, di amore, riconoscenza e speranza che Mario Pedron ha deciso di ricordare sua figlia Damaris, la 26enne di Samone morta in un tragico incidente in moto sabato scorso, a Segonzano.
Un lutto che ha colpito prematuramente lui, consigliere comunale proprio a Samone, la moglie Ivana e gli altri figli Maycol e Aron. Un lutto a cui la comunità ha risposto proprio con un abbraccio collettivo: ieri, nel piccolo cimitero di Samone, oltre 200 persone si sono radunate per dare l’ultimo saluto a Damaris. Sarebbe stato impossibile per la piccola chiesa del paese ospitare una folla simile. Famigliari, amici, giovani e anziani, unite dall’affetto e dal ricordo per una giovane scomparsa troppo presto, che hanno partecipato al rito evangelico officiato dal ministro di culto Giuseppe Romanelli.
«Le ultime parole che mia figlia ha lasciato sono state quelle del messaggio del buongiorno – ha ricordato la madre Ivana -. La mattina dell’incidente mi aveva scritto: “buongiorno mami, grazie”».
Al suo dolore ha fatto eco un’intera comunità. Dal soccorso alpino, ai vigili del fuoco, fino alle autorità locali, tutta Samone si è radunata per seguire la cerimonia, nonostante la pioggia scrosciante. E tutti, in fila, composti, hanno salutato il feretro della giovane posto nella piccola camera ardente, Ma l’affetto per Damaris è riuscito anche a superare ogni confine: e il funerale è stato seguito in diretta anche dai parenti che risiedono in America.
«Non ci sono tante parole da dire – ha proseguito il padre Mario – ma ringrazio ognuno di voi. Quello che vediamo è un grande abbraccio nel Signore. Ci sono tutte le persone che hanno amato Damaris e che l’amano ancora. E anche noi la porteremo sempre nel nostro cuore. Noi non sappiamo cosa ci porterà domani, ma sappiamo che oggi abbiamo subito una perdita momentanea. Questo è solo un arrivederci».
La cerimonia funebre ha alternato la lettura dei passi della Bibbia a diversi inni cantati, assieme agli interventi del ministro di culto. «Sembra che anche il cielo oggi si sia commosso per questa occasione tristissima – ha esordito il pastore Romanelli -. Ma è anche un momento per annunciare la speranza: siamo qui perché abbiamo creduto nel Signore Gesù Cristo, perché anche lui ha conosciuto la morte. C’è un dolore indescrivibile, ma noi siamo qui per fare la nostra parte e riflettere sulla vita. Uno dei versi che hanno accompagnato Damaris per tutta la vita viene dal vangelo di Giovanni: “io sono la luce del mondo”. Oggi sarà un giorno buio, ma Gesù sa illuminare anche la notte».
Le ultime parole di ringraziamento per tutte le persone che si sono riunite per salutare Damaris sono venute dalla madre Ivana. «Anch’io con il cuore di mamma vi ringrazio – ha concluso -. Tutti, oggi, siete diventati, mamme, papà, fratelli e sorelle per Damaris e per tutti noi». Delle ultime parole cariche di amore per la figlia, accompagnate da un verso di speranza del Salmo 62 (Anima mia, trova riposo in Dio solo, poiché da lui proviene la mia speranza). Per ascoltarle, per un attimo, anche il sole ha deciso di fare capolino.