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giovedì 18 Aprile, 2024

Rovereto, il teatro Rosmini riapre a tre anni dalla chiusura. «Sarà un luogo per la comunità»

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La parrocchia di S. Marco ha affidato ad Euritmus la gestione della struttura a partire da maggio. Il direttore artistico Broz: «Non solo musica ma anche prosa ed eventi coinvolgenti»

Riapre al pubblico, dopo tre anni di stop, il Teatro Rosmini di Rovereto. E lo fa grazie alla gestione dell’associazione Euritmus, che da qualche settimana ha stretto un accordo con la parrocchia di S. Marco, proprietaria dell’antico presidio culturale cittadino, e si appresta a riaprire il teatro al pubblico. «Siamo entusiasti di occuparci di un luogo che significa tanto per i roveretani – spiega Klaus Broz, direttore artistico di Euritmus – per me in primis: sono nato e cresciuto in via Paoli, il Rosmini è parte della mia giovinezza e un ritorno alle origini. Da subito ci siamo trovati in grande sintonia con la parrocchia nella volontà di riportare questo luogo ad essere occasione di incontro, scambio e crescita per le persone».
Il Teatro Rosmini, struttura di inizio Novecento, è stata per oltre un secolo un punto di incontro e di socializzazione per l’intera comunità della Vallagarina, ospitando dagli spettacoli di prosa alle proiezioni cinematografiche. L’attività si arresta però nel 2021, quando le difficoltà di gestione legate alla pandemia rendono impossibile proseguire l’attività. Arriva quindi una chiusura lunga tre anni, fino ad oggi, inizio di un nuovo capitolo nella storia del piccolo ma glorioso teatro cittadino. Il programma artistico è tutto in divenire, per ora c’è l’accordo con la parrocchia e un grande entusiasmo di fare e di fare bene: «Vogliamo un teatro nuovo che sia fruibile e godibile per tutti – prosegue Broz – idea ambiziosa, ma siamo audaci. Stiamo lavorando ad un cartellone che porti non solo la musica, che è la nostra proposta visto che il teatro diventerà sede della nostra formazione, l’Orchestra delle Alpi, ma anche prosa, cinema e eventi che di discostino dal classico concerto con pubblico e palco». Di certo c’è un’idea di gestione contemporanea che guarda a tutte le componenti che nel sostegno e promozione della cultura possono avere un ruolo: «L’obiettivo è collaborare anche con altre realtà – racconta Broz – ben vengano quindi proposte esterne e collaborazioni. per valorizzare il teatro con la nostra musica ma anche una poliedricità di proposte». Da una parte fare rete con le altre entità culturali, dall’altra allacciare una collaborazione con il Comune di rovereto che si è sempre, nel corso della sua storia, distinto per una particolare attenzione al mondo culturale e artistico.
L’associazione, nata a Rovereto nel 2007, si occupa a tutto tondo di musica: il programma delle attività di quest’anno spazia dai concerti ai campus per giovani musicisti, uno spettacolo in omaggio a Walt Disney, la partecipazione alla Milano Fashion Week, la prima assoluta de “La Coppa del Re” opera giovanile inedita di Riccardo Zandonai e anche il Progetto Opera che quest’anno proporrà Turandot, in omaggio al centenario della scomparsa di Giacomo Puccini.
Euritmus vanta dalla sua un’organizzazione strutturata non solo in campo musicale, ma come richiede il panorama culturale contemporaneo, anche di competenze manageriali: un dettaglio, ma non di poco conto, è fra le dieci realtà culturali più votate d’Italia nell’ambito dell’Art bonus, unica trentina ad arrivare in finale. Anche su questa solidità organizzativa punta la parrocchia di S.Marco per ridare una vita lunga e solida al teatro.
Il programma dell’associazione per il 2024 è già definito ma per il Teatro Rosmini Euritmus sta organizzando una mini rassegna di apertura e inaugurazione: 4 appuntamenti fra maggio e giugno per riaprire alla comunità il teatro e ricominciare ad abituarsi al fatto che il Rosmini torna ad alzare il sipario.