la tragedia
sabato 20 Settembre, 2025
Riva, annega nelle acque della Purfina: la vittima è Eleonora Franceschini di Besenello
di Redazione
Una bagnante l’ha vista sul fondale a una trentina di metri da riva Vani i tentativi di rianimazione

Spiaggia affollata, temperatura ideale, acqua troppo invitante per un tuffo. Così ha fatto ieri pomeriggio intorno alle 17 Eleonora Franceschini, 49 anni, scesa a Riva del Garda da Besenello dove abitava. È entrata in acqua dalla spiaggia della Purfina, anche ieri piena di turisti e bagnanti, in un tratto di lago che non presenta insidie particolari né pericoli; si è addentrata fin quasi alle boe e poi è sparita sotto il pelo dell’acqua. Pare non ci siano testimoni del momento in cui si è inabissata e restano solo delle ipotesi su cosa possa essere successo. Probabile un malore, un improvviso mancamento, ma solo un’eventuale autopsia potrebbe dirimere i dubbi. Impossibile anche dire quanto sia rimasta sott’acqua, ma a questo punto poco importa: nessuna risposta a questi quesiti potrà riportare in vita Eleonora.
È stata un’altra bagnante ad accorgersi di uno strano riflesso che proveniva dal fondale, almeno un paio di metri sotto il filo dell’acqua, a una ventina di metri dalla spiaggia. Il corpo di una donna stava lì immobile. La turista ha cacciato un urlo per attirare l’attenzione e chiamare aiuto. I più vicini sono accorsi, mentre il grido ha fatto scattare anche il soccorso degli operatori di Spiagge Sicure che in questo periodo non presidiano più le spiagge ma sono comunque attivi sui gommoni in acqua. Anzi, proprio ieri era l’ultimo giorno di servizio anche sui gommoni. Anche quest’anno, come l’anno scorso, l’ultimo giorno è stato funestato da una tragedia, la prima quest’anno nel tratto di lago trentino.
La donna è stata recuperata e portata a riva, dove subito è stata sottoposta a massaggio cardiaco, nel tentativo di riattivare il cuore che non faceva più sentire il suo battito. Nel frattempo la macchina dei soccorsi era già in movimento: da Mattarello l’elicottero d’emergenza è partito con l’equipe medica alla volta del lago, mentre sulla riva continuava la disperata manovra dei primi soccorritori per riattivare il battito. L’elicottero è atterrato pochi minuti dopo alla Spiaggia dei Pini, accolto da un silenzio surreale della spiaggia ancora gremita da tanti, attoniti e angosciati, turisti. Pare che la costanza nell’applicare i metodi di rianimazione abbia sortito dapprima qualche effetto, tanto che la donna appena è stato possibile è stata imbarcata sul velivolo, lanciato poi in una drammatica corsa alla volta del Santa Chiara di Trento. Il quadro clinico, però, era già troppo compromesso. Per Eleonora Franceschini non c’è stato più nulla da fare.
Quello che tutti speravano fosse un miracolo da celebrare, alla fine è diventato un dramma angosciante.
Difficile, se non impossibile, ricostruire i minuti precedenti il ritrovamento. C’era molta gente in spiaggia e anche in acqua, la cui temperatura era invitante e per nulla proibitiva. Eppure nessuno si è accorto di quanto stava succedendo: forse è scivolata sott’acqua in silenzio, forse un malore non le ha dato il tempo di chiedere aiuto, o di sbracciare in acqua.
Probabilmente non si saprà mai e comunque non sarà questo a cambiare la drammatica realtà degli eventi. Ora è il momento del cordoglio. Eleonora Franceschini abitava a Besenello, una piccola comunità ed era conosciuta e apprezzata nelle attività che svolgeva in ambito culturale e nelle diverse occasioni di vita comunitaria. Di Besenello non era originaria, ma non aveva mai mancato in questi anni di interessarsi alle sorti del paese che l’aveva adottata.