L'evento

domenica 10 Agosto, 2025

Riva, a rischio i fuochi d’artificio di fine Agosto. Comparto turistico sul piede di guerra

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Lo spettacolo pirotecnico porta sempre presenze, che quest'anno sono in forte calo

Per i fuochi d’artificio a Riva del Garda nulla è ancora deciso e se si faranno o meno tutto dipenderà da quale corrente interna agli organi decisionali saprà far valere le proprie decisioni. Lo scoglio maggiore è il Comune, mentre il Consorzio Riva in Centro e l’Apt sono pronti per organizzarli. Da quando la Notte di Fiaba, quest’anno in programma dal 17 al 31 agosto, non si è più presa in carico lo spettacolo pirotecnico che ne caratterizzava una delle giornate clou della manifestazione attirando migliaia di turisti da tutto il Garda e da tutto il Trentino, si è acceso, con cadenza annuale un fervido dibattito su chi propone la sua completa cessazione e chi, invece, ne sostiene con forza la riproposizione perché in grado di attirare un numero consistente di persone sostenendo il commercio e l’economia rivana. Ritrovarsi, però, ad agosto inoltrato, senza sapere se e quando questo evento sarà realizzato, sta destando non poco clamore tra commercianti, ristoratori e pubblici esercizi del centro storico. La volontà, almeno da parte loro, è quella di sapere a chiare lettere se l’amministrazione sosterrà l’iniziativa perché, a fronte di domande puntuali, non è mai stata data una risposta chiara. Un dato è certo: ad oggi non si è ancora voluto sciogliere alcuna riserva. Il motivo è quello di una serie di pressioni che dividono l’esecutivo.

 

Nel frattempo, però, una parte delle categorie economiche vuole risposte chiare e nette soprattutto a fronte del periodo estivo che non è stato soddisfacente. Anzi, l’importante calo di turisti tedeschi (una media del -7% dal 2023 attorno a tutto il lago di Garda) e di un ulteriore contrazione del mercato italiano (le stime parlano di un -4%) si stanno facendo sentire sulle casse di ogni singolo esercizio con fatturati in netto calo di percentuali anche a doppia cifra tra il 10% e il 20% in meno rispetto all’anno precedente nello stesso periodo. Complice, inevitabilmente, un luglio che meteorologicamente non ha aiutato con numerosi giorni di pioggia e temperature che non hanno invogliato la presenza di visitatori anche last minute. Sapere o meno della realizzazione di un evento importante è fondamentale soprattutto per organizzarsi lavorativamente: ordini di merce e gestione personale in primis. Ci si chiede se l’amministrazione voglia contribuire a sostenere l’estate rivana.

 

Forti i dubbi con una tensione che si fa sempre più palpabile. Negli ultimi tre anni, infatti, i fuochi d’artificio hanno abbandonato i lidi della Notte di Fiaba (costi altri e gestione complessa), per essere accolti da quelli del Consorzio di Riva in Centro, ente più adatto a sopperire alle impellenze burocratiche. Un evento di tale portata ha, al suo seguito una serie di procedure di non semplice svolgimento. Proprio per questo, al netto della posizione dell’amministrazione, burocraticamente il Consorzio è già pronto per concretizzare la manifestazione. Ore di lavoro che, però, potrebbero saltare da un momento all’altro nel caso non arrivasse il via libero politico. Tutto risiede nella doppia visione che, da un lato difende gli effetti luminosi e le coreografie di luce, mentre dall’altro vorrebbe abbandonare tale spettacolo per la sua invasività acustica soprattutto nei confronti dei piccoli animali a partire dai volatili, fino agli animali domestici come cani e gatti. Il timore della classe economica non è solo per il mancato introito che una manifestazione di questo tipo porta diffusamente sul territorio, ma sul fatto che, saltando un anno, poi non si voglia più creare appuntamenti di ampio richiamo come lo sono i fuochi d’artificio. Spettacoli pirotecnici che, annualmente, vengono organizzati a più riprese e scadenzati lungo l’arco della stagione estiva in molteplici centri lacustri. L’11 agosto nasi all’insù a Toscolano Maderno, segue il 14 agosto a Limone, il 15 a Garda, il 24 a Lazise, il 30 agosto a Salò, il 4 settembre a Malcesine, solo per citare gli appuntamenti futuri a stretto giro, ma molti di più sono quelli già svoltisi. Proprio per questo il tessuto commerciale del centro storico rivano chiede perché ogni anno non si possa avere una programmazione lineare dando per certi quelli che, almeno storicamente, dovrebbero essere degli appuntamenti canonici e ricercati da chi vuole visitare Riva del Garda.