l'operazione
lunedì 11 Agosto, 2025
Rabbi, ristruttura casa e trova candelotti di dinamite in soffitta: residenti evacuati e traffico chiuso
di Redazione
I tecnici artificieri hanno fatto brillare il materiale nel pomeriggio di oggi neutralizzando l'esplosivo
Ristrutturando casa, in soffitta ha trovato alcuni candelotti di dinamite. È successo a San Bernardo, frazione di Rabbi, dove questa mattina i tecnici artificieri del 2° Reggimento Genio Guastatori dell’Esercito Italiano sono intervenuti per neutralizzare gli esplosivi.
I candelotti, risalenti agli anni Cinquanta o Sessanta, si trovavano in una valigia nella soffitta di una casa in ristrutturazione. I proprietari, dopo il ritrovamento, hanno contattato i militari, che arrivati sul posto hanno realizzato uno scavo di tre metri per tre, profondo quattro metri, dove è stata depositata una cassa contenente il materiale, cosparso di segatura, fatta brillare intorno alle ore 13.10 di oggi-
Le operazioni hanno richiesto lo sgombero e l’allontanamento dalle abitazioni e dai terreni di residenti (circa 30) e animali per un raggio di 160 metri dal punto in cui è avvenuto l’esplosione. Inoltre il transito veicolare e pedonale è stato vietato nell’area interessata e la strada forestale che collega Zanon con Ceresé è stata chiusa dalle ore 9.00 fino alla fine delle attività di bonifica.
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«Un rinvio a giudizio che inizia a fare chiarezza e giustizia per l’orso M90, ucciso con atroci e lunghe sofferenze», commenta Ivana Sandri, etologa e presidente dell’ENPA di Rovereto. Dello stesso tenore le parole di Carla Rocchi, presidente nazionale ENPA: «Questa ordinanza segna un momento storico per la tutela della fauna selvatica in Italia. Per troppo tempo la Provincia di Trento ha deciso con leggerezza la vita e la morte di orsi e lupi, senza rispetto per le leggi nazionali ed europee. Oggi, finalmente, qualcuno è chiamato a risponderne». Rocchi ha inoltre ringraziato gli avvocati Valentina Stefutti e Rosa Rizzi, insieme ai professori Cristina Cattaneo e Orlando Paciello, che con le loro analisi hanno chiarito come l’uso di proiettili esplodenti di calibro 30.06, senza previa anestesia, abbia causato una morte lenta e dolorosa per l’animale.
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