Le previsioni

giovedì 26 Giugno, 2025

Quanto dura l’ondata di grande caldo in Trentino? Nel capoluogo si sfiorano i 40 gradi, in Valsugana temperature meno torride

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Nel pomeriggio sono previsti temporali, ma sarà un'estate torrida in tutto il Paese

Nella giornata di oggi, giovedì 26 giugno, sono attesi temporali diffusi. Una piccola boccata d’aria che durerà poco in una settimana dalle temperature elevate.

Il caldo torrido pone Trento tra le città più roventi della nazione. Il servizio meteorologico dell’Aeronautica militare prevede picchi di 40 gradi nella città di Trento per oggi e domani, con un lieve calo nel fine settimana. Le temperature più alte bisogna aspettarsele in Valsugana, Vallagarina e Alto Garda, sempre intorno ai 30 gradi medi di giorno. Ci si può aspettare temperature inferiori ai 20 gradi solo di notte al di sopra dei 500 metri.

L’alta pressione dovrebbe cedere tra questa sera e domani favorendo l’ingresso di correnti più umide, responsabili di un rapido aumento delle nubi con associate deboli precipitazioni, mentre da sabato la regione verrà abbracciata da un campo di alta pressione tale da portare tempo sereno e soleggiato in tutta la provincia e domenica le temperature dovrebbero rimanere stabili, senza precipitazioni. Le alte temperature, sono destinate a persistere, con impatti rilevanti sia sul territorio che sulla salute pubblica.

 

Ma cosa dobbiamo aspettarci e come possiamo proteggerci dai rischi del caldo estremo? Le previsioni per l’Italia, elaborate dal Dipartimento di Protezione civile, evidenziano un’estate che non farà sconti, con una continuazione dell’alta pressione che porterà a una serie di ondate di calore. Le regioni più colpite saranno, anche in quanto a calamità come incendi boschivi e siccità quelle del Sud, ma per il Nord il clima non avrà molta più pietà. Il Ministero della Salute mette in allerta dal rischio di ondate di calore ulteriori, soprattutto con l’arrivo di picchi termici nelle aree urbane dove l’impatto della cementificazione crea situazione seriamente pericolose, specie per le fasce più deboli, quali bambini, anziani e malati cronici.

Le ondate di calore, come evidenzia uno studio pubblicato recentemente sulla rivista scientifica Nature Climate Change, stanno diventando sempre più frequenti e intense, un trend che è stato documentato a livello globale. I ricercatori attribuiscono questo fenomeno principalmente al riscaldamento globale, che sta accentuando gli effetti delle alte pressioni estive su gran parte del continente europeo. In Italia, la media delle temperature è aumentata di 1,5 gradi negli ultimi decenni, con picchi anche superiori nelle aree più interne. La scorsa primavera è stata la terza più calda dall’Ottocento e l’estate meteorologica quest’anno è cominciata il primo giugno (anziché il 21), spiega il maggiore dell’Aeronautica Domenico Maione.

 

L’impatto dell’innalzamento delle temperature preoccupa le istituzioni. Il Dipartimento di Protezione civile mette in allerta per i pericoli alla salute, mentre l’Agenzia Europea dell’Ambiente avverte che il fenomeno con impatti significativi su salute, economia e ambiente. Questo fa riflettere sull’urgenza di adottare politiche di mitigazione e adattamento, non solo per limitare le emissioni di gas serra, ma anche per prepararsi a una gestione più efficace di questi eventi estremi.

Cosa fare con il grande caldo
Alla luce di quanto emerso dalle previsioni meteo e dagli aggiornamenti scientifici, è fondamentale adottare alcune misure precauzionali per proteggersi dal caldo estremo. Le raccomandazioni diffuse dal Ministero della Salute sono le seguenti:

  • l’idratazione costante: bere molta acqua è la prima regola per evitare colpi di calore e disidratazione. È importante consumare almeno 2 litri di acqua al giorno, anche in assenza di sete.
  • Evitare le ore più calde: è consigliato evitare attività fisica nella fascia oraria 12:00- 18:00, mentre alle fasce più deboli è consigliato rimanere al chiuso in ambienti ventilati . È opportuno indossare abbigliamento leggero ma che al contempo protegga la pelle dai raggi solari, oltre che l’applicazione di creme solari di almeno 30SPF.
  • Se possibile, è importante ventilare le abitazioni durante le prime ore del mattino e nelle ore serali, quando le temperature sono più basse. L’utilizzo di ventilatori o condizionatori d’aria aiuta a mantenere la temperatura interna sotto controllo. Le persone vulnerabili, come gli anziani o chi soffre di patologie cardiache, devono essere monitorate più frequentemente.
  • È fondamentale controllare che non vi siano segni di disidratazione o colpi di calore

In caso di necessità, il Dipartimento di Protezione civile ha attivato un sistema di allerta per monitorare l’andamento delle temperature e fornire informazioni tempestive in caso di emergenza. Le autorità locali, come l’APSS, sono già al lavoro per garantire che le strutture sanitarie siano pronte a fronteggiare un possibile aumento dei casi legati al caldo.