Politica

lunedì 3 Novembre, 2025

Provincia, manovra da 5,6 miliardi: cinque milioni di euro saranno dedicati per ristrutturare alloggi per edilizia popolare

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La voce più dispendiosa sarà il Polo ospedaliero: da solo vale solo 860 milioni

Sostegno alle famiglie, conciliazione vita-lavoro, casa, competitività e innovazione. Sono i pilastri della manovra di bilancio 2026-2028 della Provincia autonoma di Trento, presentata dal presidente Maurizio Fugatti e dal vicepresidente Achille Spinelli a sindacati e categorie economiche. La manovra prevede entrate nette per 5,6 miliardi di euro nel 2026, una cifra in crescita rispetto al periodo pre-pandemico, che consentirà di consolidare le scelte strategiche degli ultimi anni.

«È una finanziaria che conferma la nostra attenzione alle famiglie, al sistema produttivo e agli investimenti pubblici – ha sottolineato Fugatti –. In un contesto internazionale complesso, vogliamo sostenere la natalità, l’occupazione e la competitività del territorio, intervenendo anche sul tema casa».

Misure per famiglie e natalità

Tra le novità principali figurano la riduzione del costo degli asili nido in base all’ICEF e l’introduzione di attività estive per gli studenti di elementari e medie, insieme al nuovo assegno di natalità per il terzo figlio, agevolazioni sull’addizionale regionale IRPEF e misure a supporto dei congedi parentali.

Sul fronte abitativo, la Giunta ha previsto 5 milioni di euro per contributi destinati alla ristrutturazione di alloggi da affittare a canone moderato, con l’obiettivo di immettere sul mercato tra 250 e 300 nuove unità. Altri 5 milioni finanzieranno cooperative edilizie e progetti di abitare collaborativo, mentre 1 milione sarà destinato a imprese manifatturiere che ristrutturano alloggi da destinare ai propri dipendenti.

Previsti inoltre 15 milioni per Itea e 10 milioni per la rivitalizzazione delle aree a rischio abbandono: il primo bando ha già generato 300 richieste per la riqualificazione di altrettanti immobili, e un nuovo bando partirà a novembre. Proseguono anche gli incentivi per l’acquisto della prima casa e i progetti RiUrb e RiVal.

Investimenti pubblici e sviluppo del territorio

In tema di opere pubbliche, il bilancio pluriennale finanzia interventi per oltre 2,5 miliardi di euro, di cui 820 milioni destinati al nuovo Polo ospedaliero e universitario del Trentino. Le risorse aggiuntive ammontano a 183 milioni, con 102 milioni dedicati all’edilizia scolastica, in particolare alla riqualificazione delle scuole superiori.

Il vicepresidente Spinelli ha evidenziato la linea di continuità tra politiche sociali e sviluppo economico: «Puntiamo su un equilibrio tra sostegno alle persone e stimolo all’impresa, alla ricerca e alla formazione del capitale umano. La qualità della vita e l’attrattività del Trentino dipendono da questo mix».

Spinelli ha poi ricordato la conferma delle agevolazioni Irap e Imis e i dati positivi sul Pil trentino, che mostrano una crescita leggermente superiore alla media nazionale. «L’indice Eurostat sull’Innovazione Regionale colloca il Trentino al primo posto tra le regioni italiane, superando per la prima volta l’Emilia Romagna – ha aggiunto –. È un riconoscimento importante, ma anche uno stimolo a investire sempre più nei settori ad alto valore aggiunto, nella sostenibilità e nella transizione ecologica».