sanità
venerdì 8 Agosto, 2025
Pronto soccorso in affanno, a Trento arrivano 16 nuovi gettonisti. Molti saranno al primo incarico
di Davide Orsato
La delibera dell’Apss: a fine luglio il conferimento degli incarichi. Sono tutti senza specialità per questo il pagamento orario sarà il più basso tra quelli previsti dalle tariffe recentemente modulate: 60 euro all’ora

Un’infornata di «gettonisti» per il pronto soccorso del Santa Chiara e per l’unità operativa Trentino Emergenza, vale a dire due tra le realtà che maggiormente stanno soffrendo maggiormente a causa della carenza di personale. A fine luglio, con una delibera, i vertici di Apss hanno conferito l’incarico in libera professione a sedici giovanissimi medici, tutti senza specializzazione (con tutta probabilità la conseguiranno nei prossimi anni) ma alcuni con un’esperienza pregressa nell’azienda sanitaria trentina. Proprio in virtù del fatto che si tratta di medici alle prime esperienze, il pagamento orario sarà il più basso tra quelli previsti dalle tariffe recentemente modulate: 60 euro all’ora.
Il problema è dovuto anche all’addio prossimo venturo di alcuni medici che ora operano in queste strutture.
«Stante la persistenza della situazione di grave carenza di personale medico – si legge nella delibera – e considerato che, a breve, diversi professionisti laureati con contratto aperto entreranno in formazione specialistica risolvendo la collaborazione con l’Azienda, si è convocato, su sollecitazione della direttrice dell’unità operativa medicina d’urgenza e pronto soccorso, la commissione di esperti per la valutazione delle candidature di medici non specializzate pervenute successivamente al 20 giugno 2025». Insomma, i medici che si sono fatti avanti non sono mancati, anche se potrebbero non essere sufficienti. E non è detto che tutti e sedici confermino la presenza, e potrebbe emergere qualche incompatibilità per il conferimento dell’incarico (le verifiche sono in corso in questi giorni). La spesa complessiva prevista dalla delibera è di 778 mila euro. Un problema che si trascina da anni quello del personale dell’urgenza – emergenza, e che porta per l’appunto al ricorso a personale esterno, nonostante i tentativi, soprattutto nell’ultimo anno, di coinvolgere professionisti già assunti in Apss. L’obiettivo era quello di rinunciare completamente al ricorso ai gettonisti: era il cavallo di battaglia del dipartimento salute e politiche sociali Antonio D’Urso, ora dimissionario in attesa del nuovo incarico a Perugia. La realtà dei fatti dice che però siamo ben distanti. Talmente distante che, proprio un mese fa, la giunta provinciale aveva visto al rialzo le tariffe (abbassate a inizio anno) per i medici con esperienza, pur mantenendo il tetto massimo degli 85 euro all’ora.
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