salute

giovedì 2 Ottobre, 2025

Prevenzione dei disturbi dell’udito: domenica 5 ottobre a Trento controlli gratuiti e informazione

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In Trentino sono circa 60mila le persone che convivono con un problema uditivo (soprattutto anziani). Tra gli over 80 si contano circa 12.500 persone con sordità o ipoacusia
Si rinnova l’appuntamento con la prevenzione e la promozione del benessere uditivo. Domenica 5 ottobre a Trento (Piazza D’Arogno), torna «Nonno ascoltami», la campagna nazionale di sensibilizzazione e prevenzione dei disturbi uditivi. Medici specialisti e tecnici dell’udito saranno a disposizione dei cittadini per effettuare test di valutazione del rischio uditivo e fare attività di prevenzione e informazione sui corretti stili di vita e l’importanza di preservare l’udito in buono stato. L’iniziativa è organizzata dalle Unità operative di otorinolaringoiatria di Trento e Rovereto in collaborazione con l’associazione Udito Italia, che promuove la campagna in diverse città italiane per tutto il mese di ottobre e la Croce Rossa, che mette a disposizione gli stand.

Secondo i dati del sistema di sorveglianza PASSI d’Argento 2023-2024, in Italia il 13% degli over 65 dichiara un problema di udito non risolto, neppure con l’apparecchio acustico. La prevalenza cresce con l’età, passando da meno del 6% tra i 65-74enni al 33% tra gli ultraottantacinquenni, ed è più alta tra le donne (14%) rispetto agli uomini (12%). Il deficit uditivo mostra un forte legame con le condizioni sociali ed economiche: riguarda il 23% degli anziani con bassa istruzione (vs 8% con istruzione elevata) e il 25% di chi ha gravi difficoltà economiche (vs 10% di chi non ne segnala). Anche sul piano territoriale emergono differenze significative, con una prevalenza maggiore nel Mezzogiorno (15%) rispetto al Nord (11%).

In Trentino sono circa 60mila le persone che convivono con un problema uditivo (soprattutto anziani). Tra gli over 80, infatti, si contano circa 12.500 persone con sordità o ipoacusia, mentre nella fascia di età 61-80 anni il numero si avvicina a 25mila. Negli ultimi anni il fenomeno è in crescita: se tra il 2016 e il 2021 la quota di anziani con problemi di udito si attestava intorno al 10%, nel biennio 2022-2023 ha raggiunto il 15%, evidenziando un trend in aumento che non può essere trascurato. Le proiezioni future confermano questa tendenza. A causa dell’invecchiamento della popolazione e di una maggiore attenzione alla diagnosi, si stima che entro il 2050 in Trentino potrebbero essere circa 87.500 le persone con deficit uditivi.

I dati confermano dunque l’importanza di iniziative di prevenzione e sensibilizzazione come quella di «Nonno ascoltami», che offrono ai cittadini la possibilità di informarsi, effettuare controlli gratuiti e ricevere indicazioni utili per preservare la salute dell’udito.