I numeri
sabato 20 Dicembre, 2025
Prenotazioni online, Trentino al top tra le regioni italiane: ecco quanto costa dormire una notte in provincia
di Redazione
Lo studio è stato condotto dal ministero del turismo
Nel mese di novembre il Trentino si conferma una delle destinazioni turistiche più scelte in Italia. Stando a uno studio condotto dal ministero del Turismo, infatti, il tasso di saturazione Ota, quindi la percentuale di offerte prenotate sulle Online Travel Agencies sul totale delle offerte delle strutture ricettive, ammonta a 49,7%, il secondo più alto a livello nazionale dietro solo a quello della regione Lazio. Ciò significa che lo scorso mese la metà dei posti disponibili nelle strutture ricettive del territorio era occupato nonostante il periodo di bassa stagione, con il boom dell’afflusso turistico che sarà nei giorni festivi della prossima settimana e a febbraio per le Olimpiadi. Considerando il territorio nazionale, a novembre 2025 il tasso medio di saturazione Ota è del 46,7%, in crescita di circa +5% rispetto al 2024. Il mese di ottobre, invece, era stato chiuso su valori ancora più alti (53,5%). Per quando riguarda il mese dicembre, al momento della rilevazione effettuata il 12 novembre, risulta già prenotato il 37,4% dell’offerta online in Italia.
Il prezzo medio per dormire in provincia, considerando tutte le strutture disponibili e quindi hotel, appartamenti, campeggi e ogni altro tipo di impresa che lavori a scopo turistico vendendo i posti letto online, ammonta a 141,77 euro, circa 20 euro in più della media nazionale che invece si attesta attorno ai 122 euro. In Spagna, invece, il prezzo medio ammonta a 133,57 euro con un tasso di saturazione Ota pari al 41,84%, 129,58 euro in Grecia con il tasso Ota al 38,66% e 120,87 euro in Francia con il medesimo tasso fermo al 36,74%.
Per quanto riguarda il sentiment index, indicatore che misura l’umore, la fiducia o le aspettative generali di consumatori, i valori più elevati si registrano nella Provincia Autonoma di Bolzano (88,74/100), in quella di Trento (88,12/100), in Basilicata (88,01/100), Valle d’Aosta (87,62/100) e Umbria (87,58/100). Anche in questa circostanza, quindi, il Trentino si posiziona tra i territori in testa alla classifica.
Come riporta il documento del ministero del turismo, a novembre 2025 risultavano registrate 691.480 strutture. Il 71,3% è costituito da Alloggi privati in affitto in forma non imprenditoriale (493.240 unità) comprensivi di locazioni brevi e B&B; il 24,2% sono Esercizi extralberghieri complementari (167.221), come agriturismi, campeggi, villaggi, case per ferie, rifugi e alloggi gestiti in forma imprenditoriale. Il restante 4,5% sono Esercizi alberghieri (31.019). La distribuzione geografica delle strutture ricettive mostra come la Toscana detenga la più alta concentrazione di alloggi, con 80.367 strutture, pari all’11,6% del totale, seguita dalla Lombardia (72.298), dal Lazio (66.695) e dal Veneto (63.424).