L'incidente
sabato 3 Agosto, 2024
Precipita con l’auto in un dirupo, Paolo Corradi stava tornando dalla sua baita
di Ottilia Morandelli
L’uomo stava scendendo da una ripida strada secondaria quando ha perso il controllo della sua macchina in curva. Il figlio: «Mio padre era riservato. Amava il suo fienile»

Continua la scia di incidenti mortali in Trentino. Questa volta a perdere la vita è stato Paolo Corradi, di 76 anni, originario di Daone. L’uomo si è rovesciato con la sua utilitaria ieri pomeriggio, morendo sul colpo.
La dinamica
Un’altra tragedia. Corradi ieri pomeriggio stava procedendo su una strada secondaria, in località Scorzade nel comune di Valdaone. Era stato tutta la mattina nel suo fienile a monte dell’abitato del paese. Poi terminati i lavori era salito a bordo della sua auto per tornare a casa in valle. Corradi quella strada la conosceva bene, quasi tutti i giorni andava lì per svolgere qualche lavoretto. In pensione ormai da tempo, il fienile e la montagna erano la sua passione.
Forse per un malore però, da quella stradina ripida il settantaseienne è precipitato. L’uomo è uscito dritto da una curva particolarmente stretta. Un volo di alcuni metri. L’auto si è ribaltata. Un sinistro autonomo, durante la discesa, che lo ha fatto precipitare in un dirupo. In corsa l’auto prima di atterrare si è capovolta, imprigionando fatalmente fra le lamiere la vittima.
L’allarme
Un forte schianto, un rumore assordante, poi la chiamata disperata al 118 da parte di qualcuno che aveva assistito alla scena. Subito sono arrivati i soccorsi con l’elicottero. Un operatore si è calato sopra il dirupo per raggiungere il ferito ma ormai era chiaro che per Paolo Corradi non c’era più nulla da fare. Era morto sul colpo, solo nella sua auto, dopo una mattinata trascorsa a fare ciò che più gli piaceva. Sul posto sono arrivati anche i vigili del fuoco di Daone per le operazioni di recupero dell’auto precipitata nel crinale. Per i rilievi la polizia locale della valle del Chiese. La dinamica era chiara. Corradi è uscito da solo di strada, nessuno scontro con un altro veicolo, nessuna persona coinvolta. Solo lui, che ha perso il controllo del mezzo per cause ancora sconosciute.
Il ricordo del figlio
«Mio padre era riservato, viveva per il suo fienile. Ora siamo scossi, in lutto. Io, mio fratello Norman e mia madre non ce la sentiamo di esprimere il nostro dolore», poche parole cariche di dispiacere quelle di Yuri Corradi, assessore a Daone e figlio di Paolo. Nel dolore si è ritirato in silenzio, a fianco della mamma Mariarosa. Una scomparsa che ha scosso una famiglia molto unita e conosciuta nella zona. Yuri è assessore comunale a Valdaone.
I vigili del fuoco
«Era un signore normale, un classico uomo della zona. Silenzioso, riservato ma gentile -le parole del capo dei vigili del fuoco Alberto Ghezzi- Ieri siamo stati i primi ad arrivare sul posto. Una volta sentita la selettiva siamo partiti, avevamo poche informazioni. Poi è arrivata la chiamata di Norman, il figlio di Paolo. Ci ha avvertito che era il padre la persona coinvolta nell’incidente». Sì perché Norman Corradi, il figlio della vittima, è un volontario dei vigili del fuoco. Una persona molto attiva nella comunità. «Sapevamo che non sarebbe venuto con noi. Lo abbiamo trovato lì con il fratello Yuri. Erano molto scossi».
Le parole della sindaca
«Un uomo che amava la sua valle», così la sindaca di Valdaone, Ketty Pellizzari descrive Paolo Corradi. «I suoi figli sono ragazzi molto attivi. Lui era una persona schiva ma ben voluta. Ora ci stringiamo alla famiglia che sta vivendo una terribile perdita».
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