Cronaca
martedì 17 Giugno, 2025
Poliziotta trans picchiata a sangue, braccialetto elettronico per un ultrà della Nuova Guardia. «Ha dimostrato pericolosità sociale»
di Redazione
Al termine delle indagini condotte dalla Digos, esaminando testimonianze e documentazione audiovisiva, il giudice per le indagini preliminari ha riconosciuto in pieno il quadro accusatorio accertato

Nella giornata di ieri, lunedì 16 giugno, la Polizia di Stato ha dato esecuzione a un’ordinanza di misura cautelare personale, emessa dal Gip del Tribunale di Trento, nei confronti di uno dei responsabili – in concorso con altre persone, tutte afferenti alla tifoseria ultrà trentina – di una serie di gravi condotte penalmente rilevanti commesse ad inizio anno e culminate nell’aggressione ai danni di una poliziotta in un locale vicino allo stadio.
Al termine delle indagini condotte dalla Digos, esaminando testimonianze e documentazione audiovisiva, il giudice per le indagini preliminari non solo ha riconosciuto in pieno il quadro accusatorio accertato, ma ha altresì ritenuto opportuno emettere il provvedimento cautelare degli arresti domiciliari con applicazione del braccialetto elettronico nei confronti di colui che, a differenza degli altri che hanno concorso nei medesimi reati, ha dimostrato una particolare pericolosità sociale, anche in considerazione di una serie di intemperanze pregiudizievoli per l’ordine e la sicurezza pubblica, non solo contestuali all’evento delittuoso in argomento, ma anche successive, rivelatrici di un’indole particolarmente violenta.
Lo stesso, peraltro, a seguito delle condotte violente poste in essere in occasione di recenti manifestazioni sportive, è stato altresì sottoposto – nei mesi scorsi – alla misura di prevenzione del Divieto di Accesso alle Manifestazioni sportive per 5 anni, con obbligo di presentazione alla P.G.
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