politica
giovedì 21 Dicembre, 2023
Politica, la relazione programmatica di Fugatti in Aula: «Serve un nuovo patto economico, sociale e culturale»
di Redazione
Autonomia, sanità, sostegno alla natalità e grandi opere al centro del discorso del governatore. E non mancano i riferimenti politici: «Ciascuno con il proprio ruolo ma con lo stesso senso di responsabilità pronto a lavorare e le rivendicazioni lasceranno il tempo che trovano»

È in corso una nuova riunione del Consiglio provinciale di Trento che sta affrontando, fra i vari punti all’ordine del giorno, anche la relazione sul programma di legislatura che il presidente Fugatti sta illustrando all’aula.
Al centro del discorso del governatore temi caldi come autonomia, sanità, sostegno alla natalità e grandi opere tra cui anche la circonvallazione ferroviaria. Sulla sanità focus sul tema del nuovo polo ospedaliero, struttura all’avanguardia che, con ogni probabilità, vedrà la posa della prima pietra nel secondo semestre del 2025, mentre serviranno poi 5-6 anni per avere la sua completa funzionalità.
Toccato anche il tema della disparità sulle retribuzioni: «Anche da noi – ha affermato Fugatti – è presente una differenza tra retribuzioni maschili e femminili, seppure meno marcata che nel resto d’Italia. E tale differenza è maggiore in caso di lavoro a tempo pieno e a tempo indeterminato».
Il governatore comunica in tal senso che «la Provincia si farà promotrice di un’intesa con le parti datoriali e il sindacato per superare nel tempo un deficit che toglie competitività al Trentino e lo penalizza nel mercato del lavoro. È tempo di stringere un nuovo patto per il Trentino, un patto sociale, economico e culturale fra tutte le sue diverse componenti. Un patto per consentirgli di continuare ad essere riconosciuto come un’eccellenza».
Il governatore ha concluso con la preghiera a tutti i colleghi e a tutte le colleghe di «cogliere fino in fondo queste opportunità, ciascuno con il proprio ruolo ma con lo stesso senso di responsabilità per dare al Trentino il futuro che si merita» lasciando da parte «rivendicazioni, letture, osservazioni che in queste ultime settimane si sono sprecate, lasceranno il tempo che trovano. Infrangendosi sulle pareti rocciose di un mondo reale che, giustamente, reclama il massimo del nostro impegno e il meglio delle nostre capacità».
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