I dati

martedì 18 Novembre, 2025

Più vecchi e «malandati»: i trentini in buona salute sono crollati nel giro di 15 anni

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L'indagine Ispat: erano quasi l'80% nel 2010, ora sono il 73%. Il 40% ha una malattia cronica

Il Trentino è sempre meno in salute. Se nel 2010 quasi l’80% dei cittadini dichiarava un buono stato psicofisico (79,2%), il dato del 2024 si ferma al 73,1%, minimo degli ultimi quindici anni. In altre parole, si passa da otto trentini su dieci a poco più di sette su dieci. È quanto emerge da un aggiornamento dei dati Ispat, l’Istituto provinciale di statistica, pubblicato nella giornata di lunedì 18 novembre.

A influire in modo decisivo è l’invecchiamento della popolazione, fattore che incide su tutti gli indicatori sanitari.


Crescono gli over 80: +10 mila in quindici anni

Secondo i dati Ispat, gli ultraottantenni erano 30.983 nel 2010 e sono diventati 40.937 nel 2024: un incremento del 33%.
Particolarmente significativo l’aumento nella fascia 90-94 anni, più che raddoppiata (da 2.517 a 6.102).

Nel frattempo la popolazione complessiva è passata da 525 mila a oltre 545 mila residenti. In valori assoluti, le persone in buona salute sono calate da 414 mila a circa 397 mila: 15 mila in meno, un dato quasi sovrapponibile alla crescita degli over 80.


Malattie croniche e farmaci: tutti gli indicatori peggiorano

Il rapporto conferma un quadro in progressivo peggioramento.
Le malattie croniche colpiscono oggi il 39,2% dei trentini: nel 2010 erano il 33,3%.

Anche il consumo di farmaci è in aumento: nel 2024 il 45,2% degli intervistati dichiara di aver assunto medicinali nei due giorni precedenti l’indagine, contro il 37,9% del 2010. Il trend degli ultimi anni è netto: 40,3% nel 2022, 42,2% nel 2023, 45,2% nel 2024.

Tra le malattie croniche più diffuse spicca l’ipertensione (14,3%, +1,2% in quindici anni), seguita da allergie (13,1%, +3%) e da artrosi/artrite (11,8%, leggero calo rispetto al 12,4% del 2010).