l'intervista
lunedì 8 Settembre, 2025
Pergine, Oss Emer: «Provinciali 2028? Punto ad esserci. Stavolta potrei cedere alle sollecitazioni»
di Giovanna Venditti
Sindaco per quasi tre mandati, da 4 mesi è tornato a capo della sua azienda edile: Morelli? «Riconosce il lavoro precedente fatto da noi ma se fa il part-time sbaglia»

L’ex sindaco di Pergine, Roberto Oss Emer, e attuale consigliere civico d’opposizione, dopo 13 anni da sindaco e le elezioni dello scorso maggio è tornato alla sua azienda, di cui è uno dei titolari, la Inco srl di San Cristoforo al Lago, riprendendo il posto da direttore generale e direttore tecnico.
Oss Emer, come è stato il ritorno in azienda e di quali progetti si sta occupando?
«Quest’anno l’azienda ha festeggiato 45 anni di attività, superando indenne la crisi dell’edilizia che ha visto sparire decine di imprese trentine. Il fatturato degli ultimi anni è cresciuto arrivando a quasi 20 milioni nel 2024 e il portafoglio lavori per il 2025 è già arrivato ad oltre 15 milioni di euro. Uno dei lavori in corso è la nuova cabinovia a Folgaria più un paio di cantieri Pnrr nel comune di Palù, la ristrutturazione di un albergo a San Cristoforo, due palazzine a Pergine e stiamo continuando ad operare all’interno dello stabilimento Vetri Speciali».
Come sono stati questi primi 100 giorni da consigliere comunale «semplice»?
«Sto facendo il mio compito con impegno, lo devo a quei 1.162 voti di preferenza che hanno dato fiducia a me ed alla mia lista: credo sia doveroso mettere a disposizione l’esperienza acquisita. So bene come funziona la macchina amministrativa, conosco perfettamente il bilancio, so cosa si può fare, cosa non si può fare e quando si può fare e di conseguenza, non ci potranno essere fandonie dalla maggioranza. Vigilerò assieme agli altri tre consiglieri sull’operato della giunta e cercheremo di pungolarla su argomenti che sono stati oggetto della loro opposizione ma che a quanto pare erano stati utilizzati solo in campagna elettorale».
Com’è stare all’opposizione? La maggioranza è collaborativa o no?
«Sono stati convocati solo tre consigli comunali con presentazione della giunta e del programma del sindaco. Abbiamo discusso e approvato la variazione di bilancio che non era altro che la riproposizione del nostro bilancio. Poche se non nessuna novità. Qualche interrogazione su argomenti vari. Aspetteremo la giunta al prossimo bilancio di fine anno».
Come giudica il lavoro dell’attuale sindaco Morelli?
«Marco Morelli, che molto onestamente non fa altro che elogiare l’operato della passata amministrazione, mi sembra stia ancora ambientandosi. Non ritengo concepibile però che il sindaco della terza città del Trentino lo possa fare part-time, considerate tutte le competenze che si è tenuto e la giunta che ha nominato, oltre tutti gli impegni istituzionali. Part-time vuol dire meno di 1.200 ore all’anno, che significa 3 ore e un quarto al giorno. Cosa che non è assolutamente compatibile per un comune come il nostro. Spero sia una scelta temporanea. Vedremo».
Che futuro vede per le sue Civiche?
«Tre delle nostre quattro civiche sono rappresentate in consiglio comunale e continuiamo a tenere informati tutti sul nostro operato attraverso i nostri canali che sono molto partecipati. Chiaramente la sorpresa dell’appoggio determinante di parte degli elettori del centrosinistra alla coalizione di centrodestra fa un po’ sorridere ed è un’anomalia, ma dodici anni di una coalizione di liste civiche fa riflettere».
Rimpiange qualcosa degli anni da sindaco?
«Non rimpiango nulla. Un’esperienza bellissima, impegnativa, totalizzante ma estremamente gratificante dal punto di vista dei rapporti umani, che però continua ad esserci. Anche ora la gente mi ferma per strada e quello che mi commuove sono i cittadini che ti dicono: come era bello incontrarla tutte le mattine per andare in ufficio ed aprire letteralmente la porta del Comune. Quasi tre consigliature difficili con la pandemia Covid, la crisi energetica che ha condizionato i bilanci del Comune, ma ne siamo usciti brillantemente».
Terzo mandato per Fugatti. Cosa pensa delle ipotesi di introduzione di un sistema proporzionale?
«Credo sia noto che sono sempre stato contrario al limite dei mandati. Non sono contrario ad un proporzionale con qualche correttivo ma non vorrei che l’introduzione del proporzionale sia solo una forzatura per una nuova candidatura del presidente Fugatti, come non vorrei che la contrarietà di certi partiti sia proprio per paura del confronto con un presidente uscente che certamente porta qualcosa in più e potrebbe essere determinante».
Quali progetti ritiene di aver lasciato in eredità a Pergine?
«Per stessa ammissione del nuovo sindaco, in questi ultimi anni abbiamo lavorato bene e i progetti, tanti realizzati, tanti progettati e finanziati e tanti altri che sono in fase di ultimazione, cambieranno il volto di Pergine per i prossimi trent’anni. Parlo di tutta la viabilità ciclopedonale, i nuovi parcheggi, gli interventi sulle scuole Rodari, Madrano, Canezza, Susà, Zivignago, degli interventi sulla rigenerazione urbana, la ristrutturazione dei Canopi, dell’ex Cus ed altre decine di opere per le quali ci vorrebbe un libro per descriverle. Oltre ai progetti fatti ed in corso credo di aver lasciato un’impronta nel modo di approcciarsi al cittadino, il quale poteva contattarmi in qualsiasi momento al cellulare».
Ci sarà un suo futuro in politica?
«Sono stato contattato da diversi partiti ma ricordo che sono uno dei fondatori di Campobase. Credo che dodici anni da sindaco e da amministratore possano essere un patrimonio di conoscenze e di competenze che può ancora essere messo a disposizione, non solo come amministratore comunale, e chissà che magari tra un paio d’anni non possa cedere questa volta alle sollecitazioni per una candidatura in consiglio provinciale».
inganni
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