Sanità

martedì 5 Agosto, 2025

Paziente infuriato lancia sedie agli infermieri. A Rovereto l’ultimo episodio di una lunga serie di aggressioni al personale sanitario

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È successo nella notte tra domenica e lunedì. Hoffer e Lavagnino (Nursing Up): «Il pronto soccorso è in difficoltà anche per i disagi dovuti al nuovo sistema informatico»

Ha lanciato tutto quello che era a portata di mano: sedie e oggetti vari. L’ennesima aggressione nei confronti del personale sanitario è avvenuta nella notte tra domenica 3 e lunedì 4 agosto al pronto soccorso del Santa Maria del Carmine di Rovereto. A dare in escandescenze un paziente infuriato. I presenti, soprattutto infermieri, hanno dovuto fuggire in sala d’attesa per sottrarsi alla furia dell’uomo. La vicenda è stata denunciata da diverse sigle sindacali.

 

«Questo stato di cose è inaccettabile ed è la dimostrazione che ormai questo fenomeno sociale deve essere affrontato con altri strumenti, oltreché migliorare la sicurezza degli operatori sul campo tramite il potenziamento degli organici e provvedimenti di tipo logistico – affermano Cesare Hoffer e Fabio Lavagnino, di Nursing Up –  è però chiaro che ora deve essere la Provincia a scendere in campo, i provvedimenti adottati fin qui dall’Azienda sanitaria si sono dimostrati totalmente inadeguati. I nostri infermieri, già stanchi e stressati, si sentono abbandonati dalle istituzioni e non devono essere lasciati soli».

Per il sindacato, «è palese che la presenza dei vigilantes nelle 24 ore non sia più sufficiente ad arginare il fenomeno delle aggressioni, perché la loro possibilità di intervento è limitata, bisogna garantire ai pronti soccorsi la costante presenza delle forze dell’ordine, la cui presenza è invece stata ridotta e delle guardie giurate armate 24 ore su 24. Se il Trentino vuole diventare veramente attrattivo nei confronti delle professioni infermieristiche e sanitarie, deve creare situazioni lavorative dove il professionista lavori in sicurezza, da questo punto c’è molto da fare, chiediamo pertanto l’intervento dell’assessore Tonina e la convocazione urgente del tavolo aziendale sugli “agiti aggressivi”, dove i sindacati sono presenti in pianta stabile e proattiva. Il personale  del Pronto soccorso – la conclusione di Hoffer e Lavagnino –  è già in difficoltà anche per l’adozione del nuovo sistema informatico, che ha allungato i tempi di attesa dei pazienti, in particolare nelle procedure di triage, pertanto è ulteriormente esposto a situazioni legate all’aggressività dei pazienti, garantire la loro sicurezza vuol dire assicurargli la possibilità di erogare prestazioni efficaci, nonché garantire sicurezza e qualità delle cure ai pazienti»