cronaca
martedì 2 Dicembre, 2025
Paura a Dro, brucia il poggiolo e le fiamme arrivano fino al tetto: evacuata tutta la palazzina. Due famiglie sfollate
di Leonardo Omezzolli
La sindaca Santoni: «L’intervento dei vigili del fuoco ha evitato una situazione peggiore. Abbiamo trovato soluzioni abitative temporanee per i coinvolti»
Il bilancio parla chiaro e vede due famiglie costrette a trovare soluzioni alternative in cui abitare nei prossimi giorni in attesa che i propri appartamenti tornino agibili dopo che le fiamme di ieri mattina alle 2 hanno divorato un balcone e oltre 30 metri quadri di tetto. Nel buio della notte una luce sospetta ha destato uno dei residenti della palazzina di via Fermi che ha notato come dal balcone di uno degli edifici del complesso residenziale stavano divampando delle fiamme fuori controllo.
L’allarme dato tempestivamente ha permesso di circoscrivere l’incendio, mettere in sicurezza l’intera palazzina facendo evacuare tutti gli inquilini dei vari appartamenti, staccare l’impianto fotovoltaico e impedire la propagazione al cappotto. L’intervento si è concluso solo alle 9 di ieri mattina con il supporto del corpo dei vigili del fuoco volontari di Dro e dei corpi limitrofi. La chiamata al 112 è stata registrata alle 2.10 per un incendio in via Fermi. Dalle prime ricostruzioni il punto di innesco è stato localizzato su un poggiolo al secondo piano dell’abitazione in centro al compendio di case che da via Fermi si estende sino a via Sebastiani. Dal balcone le fiamme hanno facilmente trovato terreno fertile per propagarsi al tetto. A questo punto tutti e 9 gli appartamenti della palazzina sono stati evacuati costringendo i condomini ad una notte di tensione e, soprattutto, insonne.
Mentre l’evacuazione era in corso i vigili hanno predisposto le operazioni di contenimento e contrasto delle fiamme. Al piano terra, al tetto e sul cappotto si è mantenuta una gettata di acqua per raffreddare e impedire la propagazione dell’incendio. Una squadra è poi entrata nella palazzina, quindi nell’appartamento e poi sul tetto. Ci si è concentrati su due aspetti. Il primo quello di isolare e staccare l’impianto fotovoltaico presente per poter intervenire sulla copertura sottostante. Poi tramite motoseghe si è deciso di tagliare il tetto e creare così una barriera «fisica» tagliafuoco per evitare la propagazione dell’incendio. Quetsto ha permesso di contenere le fiamme e i danni alla parte esterna della struttura.
Secondo le stime sono andati bruciati circa 30 metri quadri di tetto mentre altri 30 sono stati scoperchiati per verificare verificare non vi fossero propagazioni di focolai al di sotto delle tegole. Verso le 6.30 le prime famiglie del piano terra e del primo piano sono state fatte rientrare, dopo aver verificato con gli appositi strumenti che non vi fossero problemi che impedissero l’agibilità degli spazi. Purtroppo così non è stato per due famiglie composte complessivamente da quattro adulti e tre minori. I rispettivi appartamenti sono stati considerati inagibili fino al ripristino delle condizioni di sicurezza. Una delle due famiglie ha trovato ospitalità da parenti, mentre per la seconda si è mossa anche l’amministrazione con la sindaca di Dro, Ginetta Santoni, che ha seguito la vicenda durante l’intera giornata di ieri. «Fortunatamente ci si è resi conto in fretta delle fiamme e l’intervento tempestivo dei vigili del fuoco a cui va il mio personale ringraziamento ha impedito che la situazione potesse peggiorare sia per le case che per le persone. Una famiglia ha trovato una soluzione abitativa in autonomia da parenti – spiega Santoni – mentre per l’altra siamo riusciti nel corso della giornata a trovare una soluzione che andasse bene per loro». Le operazioni hanno coinvolto 32 vigili da Dro, Drena, Riva e Arco. Sul posto ambulanze e carabinieri per i rilievi di rito.