l'intervista
giovedì 11 Settembre, 2025
Para hockey su ghiaccio, il lavisano Rosa è capitano della Nazionale: «Il soprannome “Pink Cadillac”? Me lo diede Nikko Landeros»
di Jacopo Mustaffi
Il giovane, classe 1987, gioca nei South Tirol Eagles: «Il “3” che porto sulla maglia è un omaggio a Paolo Maldini. È sempre stato il mio idolo»

Da Sochi 2014 è conosciuto come «Pinkcadillac», ma oggi Gianluigi Rosa è soprattutto un pilastro della nazionale italiana del para hockey su ghiaccio, che guarda al sogno più grande: Milano-Cortina 2026. In questi giorni è ad Astana, in Kazakistan, per il Mondiale di girone B, tappa fondamentale per arrivare pronti all’appuntamento a cinque cerchi. La sua carriera è una sfida continua: a 17 anni ha perso la gamba destra in un incidente in moto, ha affrontato anche un’accusa di doping con due anni di squalifica, ma nulla lo ha mai fermato. Classe ’87, vive a Lavis, gioca nei South Tirol Eagles e, fuori dal ghiaccio, gestisce insieme alla famiglia una notissima azienda di distributori automatici.
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