Il caso

giovedì 17 Luglio, 2025

Ospedale San Camillo di Trento, la denuncia della Uil: «Inattivo l’impianto di climatizzazione. Gravi disagi per personale e pazienti»

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Il segretario Giuseppe Varagone annuncia una segnalazione al Servizio Lavoro qualora non ci siano soluzioni urgenti

La denuncia arriva dal segretario della Uil Fpl sanità. «Da mesi, l’Ospedale San Camillo di Trento si trova ad affrontare una situazione che riteniamo inaccettabile e pericolosa: l’impianto di climatizzazione, fondamentale per garantire condizioni ambientali idonee nei reparti e nei servizi della struttura, risulta fuori uso» dice  Giuseppe Varagone che aggiunge: i pannelli destinati all’erogazione dell’aria condizionata non sono funzionanti, con conseguenze dirette sull’efficienza del servizio sanitario e sul benessere di chi, ogni giorno, vive e lavora all’interno dell’ospedale.

 

«I disagi – riflette il segretario – si manifestano in particolare nei mesi estivi, quando le alte temperature mettono a dura prova sia i pazienti ricoverati – molti dei quali fragili o con patologie acute – sia gli operatori sanitari, già costretti a operare in condizioni di cronica carenza di personale. In alcuni reparti, come quelli situati al quarto piano della struttura, si registrano temperature insostenibili che compromettono seriamente la qualità dell’assistenza e aumentano il rischio di malori».

 

A rendere la situazione ancora più grave continua Varagone è il fatto che il problema era già stato segnalato da questa organizzazione sindacale nel mese di agosto 2024, «senza che sia stato adottato alcun intervento risolutivo da parte dell’amministrazione ospedaliera o delle autorità competenti. Anche recentemente, numerosi solleciti sono stati inviati da parte di personale sanitario e pazienti, ma le richieste sono rimaste inascoltate».

 

Ancora: «Non si può parlare di imprevisto: siamo di fronte a una mancanza di attenzione e programmazione, che mostra un’inquietante indifferenza nei confronti della salute e della sicurezza di lavoratori e degenti. È doveroso ricordare che, in ambito sanitario, il benessere dell’ambiente di lavoro non è un optional, ma un diritto tutelato e una condizione essenziale per garantire un’assistenza dignitosa ed efficace. Chiediamo un intervento immediato e risolutivo. Se anche in questa occasione dovesse mancare una risposta concreta e tempestiva da parte dell’amministrazione, ci vedremo costretti a segnalare formalmente la situazione al Servizio per il Lavoro e agli enti preposti alla tutela della salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro. La nostra organizzazione continuerà a vigilare con determinazione, al fianco del personale e dei cittadini, affinché venga garantito il rispetto delle condizioni minime di sicurezza e vivibilità in tutte le strutture sanitarie della provincia».