Sanità

sabato 9 Agosto, 2025

Ospedale di Trento e Rovereto, agitazione sindacale per gli addetti alle pulizie: «Siamo in pochi, ci fanno fare il lavoro degli Oss»

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I dipendenti della ditta esterna lamentano carichi pesanti e carenze di personale

Tempi duri per i lavoratori della sanità trentina. Non bastassero le difficoltà (che in estate, con le ferie si acuiscono) per medici, infermieri e operatori socio sanitari, ecco che anche gli addetti alle pulizie in forza all’ospedale Santa Chiara di Trento e all’ospedale di Rovereto, dipendenti di una ditta esterna, minacciano lo sciopero.

 

Lunedì i sindacati di settore (Filcams – Cgil, Fisascat – Cisl, Uiltrasporti) annunceranno lo stato d’agitazione. I motivi? Simili a quelli che angosciano gli altri operatori dell’ospedale, non solo, per l’appunto, quelli che hanno a che fare con la sanità in modo diretto, ma anche con i servizi: da tempo denunciano difficoltà anche le lavoratrici e i lavoratori delle cucine e delle mense.

 

Su tutti c’è la carenza di personale, che crea carichi aggiuntivi ai chi è in turno, aumentando non di poco lo stress lavorativo. Secondo le sigle, agli addetti alle pulizie verrebbe richiesto anche di svolgere alcune mansioni normalmente compito degli operatori sociosanitari, con un ulteriore aggravio.
Un’eventuale protesta con astensione dal lavoro porterebbe un grave disagio, nei due principali ospedali trentini nei confronti degli utenti. Senza pulizia, infatti, le struttere sanitarie non possono essere completamente operative.