Val di Non
lunedì 17 Aprile, 2023
Dall’aggressione dell’asina Caterina ai primi cani da guardianìa. La storia di Velino e Maiella
di Redazione
Ivan Zanoni e la scelta (pioneristica) di difendersi dagli attacchi nel 2014. Oggi sono più di 80 i cani di razza pastore maremmano abruzzese adottati dagli allevatori trentini
I loro nomi sono Velino e Maiella. Hanno 10 anni e sin da cuccioli accompagnano il gregge di circa 170 capre, accanto a 24 asini, dell’allevatore di Cloz (Val di Non) Ivan Zanoni. È lui il primo operatore trentino ad essersi dotato nel 2014 di cani da guardianìa – razza pastore maremmano abruzzese – per la difesa dei propri animali da possibili attacchi di grandi carnivori. «Nel periodo estivo alpeggiamo a Malga Tuena, sul monte Peller: un’area dove è accertata, ormai da diverso tempo, la presenza dell’orso. Nel 2013 abbiamo subito un attacco e da quando questi cani sono al mio fianco il bestiame è al sicuro. Il pastore maremmano Velino ha anche affrontato l’orso per salvare il vitellino di un collega: ha subito delle ferite ma è sopravvissuto» spiega Zanoni, affiancato dal maresciallo maggiore del Corpo forestale trentino, Paolo Zanghellini. Nel corso degli anni la ‘famiglia’ dei cani da guardianìa di Zanoni si è allargata a 7 unità. Altri cuccioli della coppia di capostipiti sono stati affidati ai colleghi allevatori della zona: «Così ci sentiamo più al sicuro» racconta Zanoni.
La Provincia autonoma di Trento favorisce la diffusione di questi esemplari come strumento di dissuasione: ad oggi sono più di 80 i cani di razza pastore maremmano abruzzese ‘adottati’ dagli allevatori trentini con un apposito finanziamento del Servizio faunistico. Anche i cani di Zanoni provengono da riproduttori certificati. Prima della consegna i pastori maremmani vengono valutati per le loro caratteristiche comportamentali e di attitudine al lavoro. Agli acquisti sostenuti finanziariamente dalla Provincia si aggiungono anche acquisti diretti, cani ‘autoprodotti’ in azienda e scambi fra allevatori.
Proprio nei giorni scorsi la Federazione allevatori aveva ospitato un corso pratico e teorico, riservato agli allevatori intenzionati a munirsi di questi speciali cani per la custodia del bestiame. La presenza dei cani da guardianìa è ritenuta statisticamente efficace per proteggere gli animali al pascolo.
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