martedì 7 Maggio, 2024
Omicidio di Agitu, la corte d’appello di Bolzano riduce la pena ad Adams, reo confesso, di un anno e otto mesi
di Redazione
Suleiman Adams aveva confessato l'omicidio della pastora etiope uccisa a Frassilongo il 29 dicembre 2020

La Corte d’Assise d’Appello di Bolzano ha modificato la sentenza relativa a Suleiman Adams, il cittadino ghanese che, il 29 dicembre 2020, ha causato la morte di Agitu Ideo Gudeta, una pastora etiope di 42 anni, a Frassilongo, in Trentino, nota come simbolo dell’integrazione locale.
Su richiesta della difesa, rappresentata dall’avvocato Nicola Zilio, e in linea con le disposizioni della Corte di Cassazione, presieduta dalla giudice Silvia Monaco, la Corte ha ridefinito il reato di violenza sessuale come vilipendio di cadavere, riducendo la pena totale di Adams di un anno e otto mesi. Questa decisione si basa sul fatto che l’atto di violenza è avvenuto quando la vittima era già morente o morta.
Adams, che ha confessato il crimine, era stato precedentemente condannato dalla Corte d’Assise d’Appello di Trento il 5 dicembre 2022, a 15 anni e otto mesi per omicidio e a 4 anni e quattro mesi per violenza sessuale.
La vittima, Agitu, proprietaria dell’azienda agricola “La Capra Felice”, è stata trovata senza vita nella sua camera da letto dai vicini di casa, allertati da un amico preoccupato per il suo mancato arrivo a un appuntamento.
Le indagini si erano subito concentrate su Adams, che all’epoca dei fatti era un collaboratore della pastora. Successivamente, l’uomo ha confessato il delitto agli investigatori, dichiarando di aver ucciso la donna dopo una discussione scaturita dal mancato pagamento di una mensilità.
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