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lunedì 27 Ottobre, 2025

Oltre sette milioni di iscritti e un oceano di contenuti illegali: il caso del sito che «spoglia» le celebrità

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Socialmediagirls, registrato a Dubai, riaccende i riflettori sulla privacy nel web dopo il caso «Mia Moglie»

Da oltre 11 anni online, Socialmediagirls è una piattaforma che ospita contenuti espliciti, deepfake e link a materiale illegittimo. A riaccendere i riflettori sul sito è stata la giornalista Francesca Barra, vittima di immagini deepnude generate con l’intelligenza artificiale.

«Una violenza che ferisce la dignità»

«Ho pensato alle figlie e ai figli di tutti – ha scritto su Instagram – alle ragazze che subiscono la stessa violenza digitale e non hanno i miei strumenti per difendersi. È un abuso che marchia la dignità e la libertà».
Alla sua voce si è aggiunta quella della giornalista Selvaggia Lucarelli, che insieme alla content creator Serena Mazzini ha pubblicato un’inchiesta approfondita sulla piattaforma nella propria newsletter.

Un forum nato per restare anonimo

Il dominio di Socialmediagirls è stato registrato nel 2014 tramite Namecheap e opera dietro la rete DDOS-Guard, sistema spesso utilizzato da siti ad alto rischio o con contenuti controversi.
I server risultano localizzati in Belize, ma ricondurrebbero a una società con sede negli Emirati Arabi Uniti. Nel corso degli anni il sito ha cambiato più volte IP e name server, una strategia che ne rende difficile il tracciamento o la chiusura.

Sette milioni di iscritti e contenuti illegali

Secondo le stime, Socialmediagirls conta oltre 7,5 milioni di utenti registrati e circa 30 mila connessi contemporaneamente.
Il forum ospita sezioni interamente dedicate a immagini intime rubate, deepfake pornografici e contenuti creati con l’intelligenza artificiale che “spogliano” influencer, giornaliste, attrici e modelle.
Molti thread contengono link a servizi cloud dove sono archiviati file espliciti di ogni tipo: solo una parte del sito raccoglie più di 24 mila pagine di materiale illecito, secondo le analisi effettuate.

Le vittime italiane del deepfake

Oltre a Francesca Barra e Selvaggia Lucarelli, compaiono nomi noti come Elettra Lamborghini, Diletta Leotta, Anna Tatangelo, Rose Villain e Lorena Bianchetti, ma anche decine di professioniste e content creator meno conosciute.
Il forum prevede una sezione per chiedere la rimozione dei contenuti, ma molti materiali eliminati restano reperibili nei sistemi di archiviazione collegati.

Il reato di deepfake in Italia

Dal 2024 in Italia è in vigore il reato di deepfake, che punisce la creazione e la diffusione non consensuale di immagini manipolate a sfondo sessuale. Una legge nata per contrastare una forma di violenza sempre più diffusa, che non lascia segni fisici ma colpisce la reputazione e la libertà delle vittime.
Come sottolinea Barra, «è un furto dell’immagine e del corpo, una violenza che distrugge la fiducia in sé e negli altri».