La delibera

venerdì 11 Luglio, 2025

Niente ticket al pronto soccorso per gli operatori di protezione civile: a fine giugno il caso del pompiere che si è dovuto pagare le cure

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Ora tutti i vigili del fuoco volontari (e non solo) possono accedere senza costi se in servizio

Come annunciato dal presidente Maurizio Fugatti lo scorso 30 giugno, gli operatori della protezione civile e dei corpi dei vigili del fuoco volontari della provincia di Trento che accedono al pronto soccorso a seguito di infortunio o evento lesivo verificatosi durante l’attività di servizio sono esentati dal pagamento del ticket.

 

Lo stabilisce una delibera approvata oggi dalla Giunta provinciale, su proposta dello stesso presidente Fugatti e dell’assessore alla salute Mario Tonina, che aggiorna le direttive dell’Azienda provinciale per i servizi sanitari (Apss) in materia di compartecipazione alla spesa per l’accesso e le prestazioni erogate in pronto soccorso. Le nuove disposizioni sono operative a partire dal 1° luglio 2025.

 

«Con questo provvedimento riconosciamo concretamente il valore dell’impegno di chi, spesso su base volontaria, opera ogni giorno per la sicurezza della comunità e del territorio – il commento del presidente -. È un atto doveroso, di giustizia e di rispetto verso chi dedica il proprio servizio alla collettività».

 

 

In particolare, l’esenzione si applica sia al ticket di accesso sia a quello per le eventuali prestazioni specialistiche successive, in caso di codici bianchi o verdi. Rientrano tra i beneficiari i corpi dei vigili del fuoco volontari della provincia di Trento e le organizzazioni di Protezione civile della Provincia autonoma di Trento iscritte nell’elenco provinciale del volontariato di protezione civile, come previsto dall’art. 49 della legge provinciale 9/2011.

 

 

Attualmente, salvo le varie esenzioni previste, il ticket previsto per l’accesso in pronto soccorso è pari a 25 euro per i codici bianchi, e 50 euro nel caso in cui – per codici bianchi o verdi – seguano prestazioni specialistiche ambulatoriali.

 

Un mese fa ha fatto discutere il caso del vigile del fuoco volontario di Arco che ha dovuto pagare 50 euro dopo l’accesso al pronto soccorso: era rientrato da due operazioni di seguito, entrambi incendi scoppiati nell’area dell’Alto Garda.