L'emergenza
sabato 16 Agosto, 2025
Neonati morti per il batterio, dopo gli episodi a Bolzano le mamme a rischio parto prematuro invitate ad andare a Trento. Ma mancano posti
di Redazione
Ostetricia al completo con molte gravidanze programmate, al momento ospitata solo una donna altoatesina
Al Santa Chiara non ci sono abbastanza posti per accogliere le mamme i neonati a rischio in arrivo da bolzano. Dopo la tragica morte die due bambini infetti dal batterio serratia, incorsa negli scorsi giorni, l’azienda sanitaria altoatesina ha chiesto aiuto al Trentino per opsitare le mamme che devono affrontare parti prematuri a riachio e piccoli che hanno bisogno di cure speciali. L’ospedale di Trento si trova però nell’impossibilità di ospitare pazienti per carenza di spazi e di organico. I posti attualemnte disponibili sono 16 e potrebbero arrivare a 20 con un aumento di personale. Al momento però il reparto di ostetricia è al completo, almeno per fino alla prossima settimana. Per via delle molte gravidanze a rischio già programmate di pazienti trentine. Ad oggi è stata accolta una sola mamma proveniente da Bolzano, mentre ieri notte non è stato possibile ospitare una donna meranese alla 27esima settimana.
Il riepilogo
Romeo: sei anni di inchiesta con 77 indagati di cui 8 arrestati
di Benedetta Centin
Sfilza di intercettazioni e perquisizioni. Il 3 dicembre 2024 erano scattate le misure cautelari, anche nei confronti dell’allora sindaca di Riva tornata presto libera. Anche tra i 68 a piede libero la Procura ha fatto stralci
La maxi indagine
Inchiesta Romeo, la Procura chiede di archiviare l’associazione mafiosa. Ora le accuse si sgonfiano
di Benedetta Centin
Le posizioni dei principali indagati arrestati un anno fa (tra cui Hager, Signoretti e Fravezzi) si alleggeriscono: l'ultima parola spetta comunque al gip. Rimarrebbero in piedi solo singole ipotesi
mangiare sano
Cerchi un fast-food salutare? A Bolzano arriva Groweat: il pasto al volo che parte da un’insalata
di Redazione
Il brand utilizza un sistema di coltivazione verticale che consente di risparmiare fino all’80% di acqua rispetto all’agricoltura tradizionale, eliminare completamente l’uso di pesticidi e ridurre in modo concreto l’impatto ambientale