i numeri
lunedì 28 Luglio, 2025
Nel 2024 oltre 156 milioni di tasse (arretrate) riscosse in Trentino Alto-Adige: 123 milioni incassati dal recupero dell’evasione fiscale
di Francesco Terreri
In otto anni il fisco ha recuperato in Regione 1 miliardo di evasione

Nel 2024 l’Agenzia Entrate Riscossione ha incassato in Trentino Alto Adige 156,4 milioni di euro, poco meno della somma riscossa l’anno prima. Di queste imposte recuperate, 33,1 milioni derivano dalla definizione agevolata, la cosiddetta rottamazione delle cartelle cioè il versamento di tasse non pagate senza sanzioni né interessi. La rottamazione è ormai giunta alla quarta edizione. Dall’entrata in vigore del primo provvedimento nel 2017, in regione oltre 20mila contribuenti trentini e altoatesini hanno scelto la definizione agevolata, versando in tutto 270,8 milioni, che sarebbero stati molti di più se fossero rimasti gravati dalle sanzioni e dagli interessi di mora. Altri 735,3 milioni sono stati incassati in otto anni da ruolo ordinario: il record è stato proprio l’anno scorso con oltre 123 milioni. Come emerge dai dati del bilancio di Agenzia Entrate Riscossione, complessivamente in questi otto anni il fisco ha recuperato in Trentino e in Sudtirolo imposte e tasse evase per 1 miliardo e 6 milioni di euro.
La definizione agevolata dei debiti fiscali è stata introdotta dal governo Renzi nel 2016 in alternativa a veri e propri condoni, cioè a riduzioni delle imposte evase per incentivare il pagamento. In questo caso invece le imposte si pagano per intero mentre si risparmiano le sanzioni e gli interessi di mora. Inoltre il versamento può avvenire anche a rate. Il primo anno di applicazione, il 2017, ha visto un boom: 6,5 miliardi incassati a livello nazionale, 73 milioni in regione su 153, quasi la metà del totale riscosso. Negli anni successivi ci sono state oscillazioni dovute all’esaurimento del primo provvedimento, all’adozione dei provvedimenti successivi fino alla rottamazione-quater, cioè la definizione agevolata dei carichi fiscali dal 1° gennaio 2000 al 30 giugno 2022 introdotta dalla legge di bilancio 2023. Il minimo è stato toccato nell’anno della pandemia, il 2020, con 12,9 milioni di incasso dalla rottamazione e 74,5 milioni complessivi. Dopo il 2017, il massimo è stato raggiunto nel 2023 con 52,3 milioni incassati dalla rottamazione.
L’incasso da ruolo, cioè il recupero dell’evasione frutto del lavoro degli uffici trentini e altoatesini delle agenzie fiscali, ha raggiunto il massimo in otto anni proprio l’anno scorso: 123,3 milioni rispetto ai 105,4 dell’anno precedente, il 17% in più. Nel 2024, peraltro, si registra in Trentino un boom delle conciliazioni giudiziali in materia fiscale: secondo il rapporto di verifica dei risultati delle Agenzie appena pubblicato dal Ministero dell’economia, in capo alla direzione regionale di Trento delle Entrate si contano 59 conciliazioni nella corte di giustizia tributaria di primo grado e 6 nella corte di secondo grado, cioè 65 in totale rispetto alle 20 del 2023 e alle 18 del 2022.
Intanto, comunica Agenzia Entrate Riscossione, si avvicina la prossima scadenza per i pagamenti a rate della rottamazione-quater. Giovedì prossimo 31 luglio è il termine di versamento sia della nona rata per i contribuenti in regola con i precedenti versamenti, sia della prima o unica rata per i riammessi alla definizione agevolata che hanno presentato domanda entro lo scorso 30 aprile. La legge 15/2025 di conversione del decreto Milleproroghe ha infatti previsto una nuova opportunità per chi non è riuscito a rimanere in regola con i pagamenti. Il provvedimento ha stabilito che, limitatamente ai debiti compresi nelle dichiarazioni a suo tempo effettuate per aderire alla rottamazione-quater, i contribuenti che alla data del 31 dicembre 2024 risultavano decaduti a seguito del mancato, insufficiente o tardivo versamento di quanto dovuto, potevano presentare, entro il 30 aprile, domanda di riammissione ai benefici previsti e scegliere se pagare in un’unica soluzione entro il 31 luglio o in un numero massimo di 10 rate.
In caso di mancato pagamento, oppure effettuato oltre il termine ultimo o per importi parziali, la legge prevede la perdita dei benefici della definizione agevolata e gli importi già corrisposti saranno considerati a titolo di acconto sulle somme dovute. Tenuto conto dei cinque giorni di tolleranza concessi dalla legge, saranno ritenuti tempestivi i pagamenti effettuati entro il 5 agosto.
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