La storia
lunedì 13 Ottobre, 2025
Muta stagna, acqua a 3 gradi, attrezzatura portata in quota fino al rifugio: l’avventura di sei sub nel lago d’Antermoia (a 2.500 metri)
di Elisa Salvi
È accaduto qualche giorno fa: un'idea di sei istruttori altamente qualificati di ASD Sub Nautilus, club e scuola di Apnea e Subacquea di Lugo di Romagna
In un luogo come l’Antermoia, dove il confine tra realtà e leggenda si fa sottile, tutto può accadere. Così, in un freddo primo mattino d’ottobre, quando la temperatura sfiora lo zero, sulle sponde dello specchio d’acqua a forma di cuore ti può capitare di non trovare nemmeno un escursionista intento a scattare le foto di rito per l’ascesa compiuta, ma di imbatterti in alcuni sub che s’immortalano prima di un’immersione sotto la superficie cristallina che s’increspa al vento. E le pinne, le maschere, le bombole (anziché gli zaini, i caschi, le corde e i moschettoni per le vie d’arrampicata e le ferrate poco distanti) che vedi appoggiate a pelo d’acqua non sono un’illusione, ma l’attrezzatura necessari...
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