Il bilancio
martedì 2 Dicembre, 2025
Museo delle Palafitte da record: nel 2025 oltre 50mila visitatori e un dicembre sotto la «Luna ripiena»
di Redazione
In 304 giorni di apertura, da marzo a dicembre, l’istituzione ha proposto oltre 200 attività
Il 2025 resterà nella storia del Museo delle Palafitte del Lago di Ledro come un anno eccezionale. Per la prima volta dall’apertura, avvenuta nel 1972, il museo supera la soglia delle 50.000 presenze, un risultato frutto di una programmazione intensa e di una crescita costante dell’interesse del pubblico. In 304 giorni di apertura, da marzo a dicembre, l’istituzione ha proposto oltre 200 attività tra laboratori, intrattenimento culturale e incontri di divulgazione scientifica, accogliendo scuole provenienti da tutto il territorio trentino e da cinque regioni italiane.
Parallelamente, il lavoro di ricerca ha rafforzato collaborazioni di alto profilo con centri scientifici nazionali e internazionali, confermando il ruolo del museo come laboratorio permanente per lo studio della preistoria alpina. All’interno della Rete Museale Ledro (ReLED), di cui le Palafitte sono capofila, i numeri sono ancora più significativi: per il terzo anno consecutivo la rete ha superato le 100.000 presenze, consolidando il polo museale come un vero “luogo del futuro”, capace di generare relazioni, innovazione culturale e ricadute economiche per l’intera valle.
A chiudere un anno così intenso arriverà l’evento speciale “Luna ripiena”, in programma il 6 e 7 dicembre, un fine settimana pensato per unire scienza, musica, narrazione e magia invernale sotto la luce della super Luna.
Il programma di “Luna ripiena”: Groenlandia, folk trentino e una notte al museo
Il cartellone prende il via sabato 6 dicembre alle 20 con “Missione Groenlandia”, il racconto scientifico di Chiara Fedrigotti, Mauro Gobbi e Matilde Peterlini, ricercatrici e ricercatori del MUSE, che guideranno il pubblico dietro le quinte di una spedizione in uno degli ecosistemi più fragili e affascinanti del pianeta. A seguire, spazio alla musica con il concerto degli Abies Alba, che portano a Ledro il loro folk trentino per celebrare trent’anni di attività.
La giornata di domenica 7 dicembre, invece, si apre alle 17 con “Stelle”, lo spettacolo della compagnia Miscele d’Aria, un viaggio poetico tra luci, costellazioni e suggestioni sonore. L’evento farà da preludio alla terza edizione della “Nanna al museo”, l’esperienza notturna più amata dalle famiglie, che permette ai partecipanti di trascorrere un’intera notte circondati da reperti dell’Età del Bronzo e racconti archeologici.
Il programma completo e le prenotazioni sono disponibili sul sito muse.it. Per tutto il mese di dicembre, il museo resterà aperto tutti i giorni dalle 9 alle 17, esclusi il 25 e 31 dicembre.
Un anno di eventi, ricerche e successi
Il 2025 non è stato solo un anno da record per le presenze, ma anche un periodo di vivace attività culturale. L’estate è stata dominata dalla 29ª edizione di Palafittando, che ha coinvolto oltre 700 bambine e bambini e migliaia di visitatori attraverso laboratori, visite guidate e grandi eventi. Tra questi spiccano il concerto di Eugenio Finardi, la serata di Ferragosto con la Upcycling Band e la rievocazione storica “Fermi in Trincea”, che ha richiamato più di 600 persone.
L’autunno ha portato il Museo delle Palafitte in contesti nazionali di prestigio: la partecipazione al Festival Collega-menti di Udine e al Festival di Geografia di Bardolino ha permesso di presentare Ledro come un caso emblematico di equilibrio tra uomo e ambiente, rafforzando il posizionamento del museo nel panorama culturale italiano.
La ricerca scientifica: un 2025 che riscrive la storia di Ledro
Sul piano scientifico, il 2025 ha visto l’avvio e il consolidamento di collaborazioni di rilievo. Le indagini genetiche condotte con l’Università di Pavia e EURAC di Bolzano hanno permesso di ridefinire aspetti chiave della storia insediativa del sito palafitticolo. Parallelamente, lo studio di una pagnotta di 4.000 anni fa, avviato con l’Università di Tor Vergata, e la ripresa delle analisi sui materiali degli scavi degli anni ’80 insieme al CNR di Roma stanno aprendo nuovi scenari sulla vita quotidiana della comunità preistorica di Ledro.
Questi progetti confermano il Museo delle Palafitte come un polo dinamico, capace di tenere insieme divulgazione, ricerca e sperimentazione, e di dialogare con istituzioni scientifiche di primo livello. Una sintesi perfetta di ciò che oggi significa essere museo: un luogo di conoscenza, relazione e futuro.
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