il caso

giovedì 18 Settembre, 2025

Molesta un’alunna di 11 anni: professore a processo. Lui nega: «Sono espansivo»

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Il 40enne, sacerdote e docente in un istituto scolastico religioso della città dovrà rispondere di volenza sessuale aggravata

Sacerdote e professore in un istituto scolastico religioso della città, per tre volte avrebbe cercato un approccio fisico con una sua studentessa all’epoca di prima media, di undici anni, e abbracciandola da dietro avrebbe fatto scivolare le sue mani sul suo corpo. Toccandola in modo morboso. E quando la ragazzina, particolarmente a disagio e turbata, gli avrebbe chiesto di non farlo ancora, il docente non sarebbe stato in grado di garantirglielo. Almeno questo sarebbe emerso nel corso dell’agghiacciante racconto che l’adolescente ha fatto prima a casa, ai genitori, e in seguito alla psicologa e psicoterapeuta nominata dal giudice per le indagini preliminari Marco Tamburrino. Nel corso dell’audizione protetta disposta nella forma dell’incidente probatorio, così da cristallizzare la versione della minore, parte offesa. Presenti allora anche i consulenti di parte, di prete e famiglia della studentessa. Per la specialista incaricata una minorenne capace di rendere testimonianza, risultata attendibile e coerente nella sofferta narrazione in cui ha riferito delle morbose attenzioni subite suo malgrado in tre distinte occasioni, tra ottobre e novembre 2023, da quel sacerdote e docente di religione che si occupava anche di attività ricreative e sportive e che si era mostrato fin dall’inizio molto amichevole e confidenziale. Un passaggio importante ai fini probatori, l’audizione, in cui l’adolescente ha ricostruito nei particolari le inquietanti sequenze in cui l’educatore si sarebbe preso la libertà di allungare la mani su di lei, di toccarla quando si trovavano in una sala della scuola destinata ad attività ludiche. A quanto pare una volta anche in presenza di un’altra ragazzina.

 

Il 40enne: «Bugie»
«Non è affatto vero, io sono una persona molto espansiva e se ho abbracciato quella studentessa non è stato certo con finalità sessuali, non è da me» la difesa del sacerdote, poco più che quarantenne, che ha respinto con forza quelle gravi e infamanti imputazioni una volta di fronte al pubblico ministero Giorgio Bocciarelli che gli aveva fatto recapitare l’avviso di conclusione delle indagini preliminari. Pm che di recente ha chiesto per lui il processo, formalizzando la richiesta di rinvio a giudizio a suo carico. Violenza sessuale aggravata su minore l’ipotesi di reato contestata, che pesa come un macigno per il prete non diocesano e di origini venete che era stato trasferito a Roma già il giorno dopo che i genitori dell’adolescente si erano presentati a scuola per riferire le allarmanti confessioni di loro figlia, molto provata. Di lì si erano mossi i carabinieri e la Procura che ha attivato il «codice rosso» e aperto subito un fascicolo d’inchiesta. Era fine 2023. Per l’anno prossimo è fissata l’udienza preliminare in cui l’imputato è chiamato a comparire con il proprio avvocato.

 

Sconcerto delle famiglie
A quanto si vocifera l’undicenne potrebbe comunque non essere l’unica ad aver subito le attenzioni morbose del sacerdote prof di religione, per questo non si può escludere che possano scattare ulteriori denunce da parte di ulteriori ragazze nei confronti del docente già chiacchierato tra gli studenti, proprio per il suo atteggiamento.
Di certo c’è che la notizia dei presunti abusi si è diffusa a scuola solo negli ultimi giorni, a distanza quindi di due anni da quanto denunciato. E questo ha provocato inevitabilmente sconcerto nei genitori degli studenti, per non essere stati finora avvisati dall’istituto. Detto che l’allora direttore, a sua volta un sacerdote, alla fine dell’anno scolastico 2023- 2024 era stato sostituito dall’attuale.