cronaca
lunedì 17 Luglio, 2023
Modifica con un pennarello la targa di una moto rubata: arrestato 52enne
di Sara Alouani
L'uomo, originario della Puglia, è stato accompagnato presso il carcere di Spini di Gardolo, sospettato di ricettazione
Nel pomeriggio di sabato 15 luglio, i Carabinieri della Sezione Radiomobile della Compagnia di Trento hanno arrestato un uomo di 52 anni per il reato di ricettazione.
La pattuglia, infatti, ha avuto modo di imbattersi in una moto lasciata parcheggiata all’interno del Parco Centochiavi riscontrando che una lettera della targa era stata “artigianalmente” modificata – forse con un pennarello – e trasformata in un numero, probabilmente al fine di non rendere facilmente identificabile il mezzo: da un rapido controllo alla banca dati in uso alle forze di polizia, i militari hanno scoperto che in effetti, senza tale “correzione”, la targa reale era riconducibile ad una moto del medesimo modello risultata oggetto di furto in Limone sul Garda il 06 luglio u.s..
A questo punto sono dunque iniziate le ricerche della persona che poteva aver condotto il veicolo fino a Trento: in pochi istanti, nelle vicinanze, seduto su di una panchina, è stato rintracciato un uomo con al seguito un casco – anch’esso oggetto di furto – e le chiavi del mezzo rubato conservate nella tasca dei pantaloni. Il 52enne, originario della Puglia, è stato accompagnato, sospettato di ricettazione, presso gli uffici del Comando Carabinieri di Via Barbacovi, da dove ne è uscito, poco dopo, per essere accompagnato presso il carcere di Spini in stato di arresto.
Il caso
Bolzano, Codice Rosso per Carlo Vettori: denunciato dalla moglie per violenza domestica, poi le dimissioni da presidente del Consiglio comunale
di Redazione
L’esponente di Fratelli d’Italia lascia l’incarico dopo la denuncia e le misure cautelari. Il sindaco Corrarati: «Scelta responsabile, no alla gogna mediatica»
L'intervista
Il criminologo Baratto «Cpr? La criminalità si annida nella marginalità, che aumenterà se crescono le persone senza dimora»
di Tommaso di Giannantonio
Il coordinatore scientifico di eCrime al Dipartimento trentino di Giurisprudenza riflette sui fattori che generano il senso di insicurezza nella popolazione