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lunedì 11 Agosto, 2025
Mattia Debertolis è morto. Nel pomeriggio aveva ricevuto il sacramento dell’Estrema Unzione in Cina
di Redazione
A comunicarlo è stata la Fiso, con una nota sottoscritta dal presidente Alfio Giomi

Mattia Debertolis non ce l’ha fatta. È morto in serata in Cina, nell’ospedale di Chengdu dove era ricoverato da giorni. A comunicarlo è stata la Fiso, con una nota sottoscritta dal presidente Alfio Giomi.
Proprio nel pomeriggio di oggi, l’atleta della Nazionale di Corsa Orientamento colpito da un grave problema di salute durante la gara d’esordio dei World Games, aveva ricevuto il sacramento dell’Estrema Unzione.
Il momento, profondamente toccante e intimo, è stato officiato dal Vescovo di Chengdu, giunto dopo un viaggio di due ore per raggiungere l’ospedale. La mamma, Erica Zagonel, e il fratello Nicolò hanno fortemente voluto che Mattia ricevesse questo sacramento.
All’ospedale accanto allo sfortunato Mattia erano presenti, oltre alla famiglia, il commissario tecnico Stefano Raus, il team manager Gabriele Viale e i compagni di squadra di Mattia. Nei giorni scorsi ha fatto visita anche il Console italiano in Cina, portando all’atleta la vicinanza delle istituzioni.
Mattia Debertolis, 29 anni, atleta della nazionale italiana di Corsa Orientamento, venerdì scorso stava affrontando la sua ennesima gara internazionale, ma non è arrivato a terminare la prova Middle ai World Games di Chengdu, in Cina: è svenuto lungo il percorso della mezzofondo maschile, probabilmente vittima di un malore, sfiancato dalle alte temperature, fino a 43 gradi, quelle che hanno costretto al ritiro diversi atleti. A far scattare l’allarme è stato il fatto che il gps di Debertolis, dispositivo di cui sono dotati tutti i corridori, avesse smesso improvvisamente di trasmettere, segnalandolo fermo in un determinato punto. Lì dove si era accasciato. Incosciente. Poi ieri l’epilogo che nessuno avrebbe voluto vivere.