Calcio

martedì 16 Dicembre, 2025

Matrone, l’eroe di Coppa del Levico Terme: «Non pensavo nemmeno che sarei entrato in campo»

di

Il portiere, entrato alla fine dei supplementari, ha parato due dei quattro rigori tirati dal Comano Fiavé: «È successo tutto in pochissimo tempo, il mister mi ha chiesto se me la sentivo e ho risposto di sì»

Nel giugno del 1996 fu Pietro Spinosa, gettato nella mischia da mister Osvaldo Jaconi nella finale playoff di Serie C tra Ascoli e Castel di Sangro quando al termine dei supplementari mancava un minuto: dopo un’intera stagione in panchina, Spinosa diventò l’eroe del piccolo centro abruzzese che grazie alla vittoria ai rigori sul neutro di Foggia si guadagnò una storica Serie B. Ai Mondiali del 2014, in Brasile, toccò quindi all’olandese Tim Krul, che Louis Van Gaal mandò in campo al posto di Jasper Cillessen poco prima dei rigori dei quarti di finale con il Costa Rica: Krul parò due tiri dei centroamericani, regalando il passaggio del turno ai tulipani. Sabato, nel gelo del Briamasco, a indossare i guantoni a pochi istanti dal 120’, per poi alzare la Coppa Italia provinciale, è stato il campano Raffaele Matrone, da tre stagioni portiere del Levico Terme: con la finale con il Comano Fiavé sull’1 a 1, mister Stefano Manfioletti ha richiamato il numero 1 Massimo Froner per affidarsi al 12, che ha poi parato due (a Corradini e Risatti) dei quattro rigori giudicariesi terminati nello specchio, con Raveane che invece ha spedito il pallone sul fondo. Così i valsuganotti hanno potuto alzare la terza Coppa provinciale consecutiva.

Matrone, se l’aspettava di essere inserito per i rigori?

«Sinceramente no. Innanzitutto speravo che i miei compagni riuscissero a chiudere la partita prima di arrivare ai rigori…».

Con mister Manfioletti non aveva parlato di un eventuale cambio in caso di epilogo al dischetto?

«No, negli ultimi allenamenti prima della finale con il mister e lo staff avevamo studiato come avrebbero potuto calciare i rigori alcuni avversari, ma non mi aspettavo di entrare. È successo tutto in pochissimo tempo: il mister mi ha chiesto se me la sentivo, io ho risposto di sì e per fortuna è andato tutto bene».

Non ha pensato a un’eventuale sconfitta, con un cambio così azzardato che magari sarebbe stato criticato?

«No, ho la fortuna che quando entro in campo mi isolo da tutto e da tutti, pensando solo alla partita. E sono felice per la squadra, che si meritava una soddisfazione così dopo una striscia di 12 partite senza sconfitte».

I rigori sono sempre stati tra i suoi punti di forza?

«Penso di sì, qui a Levico lo scorso anno ne ho parati due contro il Bozner, oltre a altri. Quest’anno, invece, nella semifinale di Coppa Italia contro l’Union Trento sono riuscito a parare i tiri di Rizzon e Pancheri».

E sabato pomeriggio a Laives c’è in programma un’altra finale, quella per il trono regionale (e per il pass al tabellone nazionale) contro la Virtus Bolzano, che domenica ha sconfitto 5-1 il Bozner. Cosa si aspetta?

«In realtà non mi aspetto niente, per me l’importante è sempre il bene della squadra: per come la vedo io ogni giocatore deve sempre farsi trovare pronto, e nel mio caso c’è massima fiducia anche quando gioca Froner, che ha sempre dimostrato le proprie qualità».

Sarà anche una sorta di antipasto di quello che potrebbe essere il duello primaverile per la Serie D.

«Secondo me quella di sabato sarà una partita a sé, come tutte le finali in cui chi vince alza il trofeo. Per quanto riguarda il campionato si vedrà, sappiamo bene che spesso nel ritorno dopo la pausa cambiano moltissime cose, quindi bisognerà lavorare per farsi trovare subito pronti: proseguendo come abbiamo fatto nelle ultime settimane lo saremo di sicuro».

L’inizio del ritorno sarà veramente tosto: alle prime due affronterete Bozner e Virtus Bolzano, le prime due della classe.

«Fare subito due buoni risultati ci darebbe tanta fiducia, e sono ottimista: abbiamo un bel gruppo, ora abbiamo trovato la quadra giusta».

Che voto darebbe quindi all’andata del Levico Terme?

«Direi un 7 e mezzo. Siamo a -6 dalla vetta, è vero, ma nelle prime partite eravamo una squadra in rodaggio, con tanti giocatori nuovi, poi è arrivato anche il cambio del mister (dalla quarta giornata Manfioletti ha preso il posto di Agostini, ndr), quindi penso che il bilancio sia positivo nonostante il rammarico per i punti lasciati per strada all’inizio»