L'anniversario
martedì 15 Agosto, 2023
Malga Zonta, il ricordo a 79 anni dall’eccidio nazifascista. «Non dare per scontata la democrazia»
All'alba del 12 agosto 1944 vennero uccisi 14 partigiani e 3 malgari. Il governatore Fugatti: «Martiri mossi da ideali che ancora oggi fanno parte della nostra Repubblica». Il sindaco Rech: «Siamo all'altezza di quei giovani, di quegli ideali?»

Un messaggio forte affinché la memoria poco alla volta non scada nell’indifferenza, ma al contrario possa continuare a vivere e mantenere intatta la democrazia e la pace nel nostro Paese è arrivato da Malga Zonta, dove oggi si è celebrato il 79esimo anniversario dell’eccidio nazifascista nel quale, all’alba del 12 agosto 1944, vennero uccisi 14 partigiani e 3 malgari. Molti di coloro erano giovani e proprio ai giovani è stato fatto un appello affinché i valori che hanno guidato i giovani morti per la nostra libertà possano continuare a guidare la nostra società. «I martiri di Malga Zonta – ha spiegato il presidente Maurizio Fugatti – erano mossi da ideali che ancora oggi fanno parte della nostra Repubblica ma anche della nostra autonomia».
Il sindaco: «Siamo all’altezza di quegli ideali?»
È stato il sindaco di Folgaria Michael Rech a prendere la parola per primo. Il primo cittadino ha salutato le autorità presenti, i colleghi sindaci, le rappresentanze delle associazioni, dei comitati dell’Anpi, le forze dell’ordine e di protezione civile. «Un sentito e speciale benvenuto ai rappresentanti dell’Associazione famigliari vittime di Sant’Anna di Stazzema, Comunità – ha detto Rech – con la quale condividiamo una data terribile e l’anniversario di un crimine che a Sant’Anna, fu particolarmente ignobile e disumano». «È il quinto anno che intervengo a Malga Zonta in rappresentanza della Magnifica Comunità di Folgaria e in tutta sincerità ancora, vi assicuro, non riesco ad abituarmi alla tensione che questo impegno genera in me – ha aggiunto – Una sorta di inquietudine crescente a mano a mano che si avvicina l’anniversario. Chiedo a me stesso, sarò all’altezza, saremo all’altezza? All’altezza di cosa poi. All’altezza di quei giovani, di quegli ideali, di quella fede cieca nel futuro avvenire e in particolare nell’affermazione della democrazia. Direi soprattutto all’altezza di quella pace conquistata e costruita con tutte le loro forze. Ecco mi chiedo siamo all’altezza oggi di quella lapide e di tutte le lapidi, presentandoci con una situazione come quella contemporanea».
Il governatore: «La solidarietà è parte del Trentino»
«Attraverso il ricordo della gravità dell’eccidio nazifascista di 79 anni fa – ha detto Fugatti – vengono ricordati gli ideali della resistenza: giustizia, democrazia e liberà, gli stessi della nostra Costituzione e della nostra autonomia. Folgaria e le sue montagne sono. un luogo di confine che hanno conosciuto la sofferenza in diversi momenti come durante la Grande Guerra e, successivamente, nell’eccidio di Malga Zonta. Sono simboli importanti e queste montagne sono un libro di storia custode di importantissime memorie che possono insegnare moltissimo e che oggi ci ricordano come dobbiamo sempre ripudiare la guerra. Anche se ci sembra lontana e invece è alle porte dell’Europa. dove immediatamente uomini e donne trentini si sono adoperati per costruire le strutture e fornire la prima accoglienza a chi fuggiva dal conflitto. Non è un caso che in Trentino siano stati accolti molti profughi provenienti dal conflitto russo-ucraino perché la solidarietà è un valore che da sempre è parte del Trentino e della sua gente».
La celebrazione
Tra i tanti primi cittadini presenti, oltre a quello di Folgaria anche una nutrita rappresentanza dei comuni lagarini e veneti e della provincia di Vicenza. Tutti loro, assieme a Giuseppe Ferrandi, direttore della Fondazione Museo Storico del Trentino, Mario Cossali presidente provinciale dell’Anpi e la partigiana e staffetta Teresa Peghin, hanno ammonito la nostra società di non lasciarsi condizionare dai beni materiali, di non dare per scontata la democrazia, di prestare attenzione e combattere con ogni forza chi tende a delegittimare la Repubblica relegando a un mero fatto storico avvenimenti come la resistenza che invece ancora oggi sono i pilastri fondanti della nostra democrazia.
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