L'assemblea
sabato 25 Ottobre, 2025
Maestri di sci, la rivoluzione del Trentino: «Scuole attive tutto l’anno, in estate si occuperanno di attività outdoor»
di Redazione
L'annuncio all'assemblea annuale a Riva del Garda
Una vera e propria rivoluzione per il mondo delle professioni della neve. Si chiama «Verso un nuovo Modello per le Professioni di Montagna – Linee strategiche» il progetto che ridisegna il futuro delle Scuole di sci del Trentino, trasformandole in veri e propri Hub del turismo montano, capaci di offrire esperienze outdoor non solo invernali ma anche estive.
L’obiettivo è ampliare l’offerta turistica, integrando attività come mountain bike, trekking, accompagnamento naturalistico e guida alpina, in modo da garantire opportunità di lavoro durante tutto l’anno e non soltanto nei mesi di alta stagione invernale. Si punta così a creare scuole multiservizio e professionisti multidisciplinari, in grado di valorizzare la montagna 365 giorni l’anno.
Il progetto, frutto di oltre quattro anni di lavoro congiunto tra l’Associazione e il Collegio dei Maestri di Sci del Trentino, è stato presentato ieri al Resort Astoria di Riva del Garda, durante l’assemblea annuale dell’Associazione Maestri di Sci del Trentino (AMST), alla vigilia dell’apertura della nuova stagione sciistica.
Nel corso dei lavori è stata confermata la presidenza di Andrea Sini, che ha illustrato il nuovo piano strategico insieme a Mario Panizza, presidente del Collegio dei maestri di sci del Trentino, all’assessore provinciale al Turismo Roberto Failoni, al direttore delle Funivie di Madonna di Campiglio Bruno Felicetti, a Umberto Martini e a Francesco Dalla Sega (MM&A Studio), quest’ultimo autore dell’elaborazione finale del progetto. Presente in sala anche Tullio Serafini, presidente dell’Apt Madonna di Campiglio e maestro di sci storico.
Il comparto dei maestri di sci in Trentino conta oggi 3.033 professionisti e 53 scuole e associazioni. La nuova visione punta ad accrescere le opportunità occupazionali – soprattutto per i più giovani, che oggi lavorano mediamente solo 100-130 giorni all’anno – e a rafforzare il ruolo dei maestri come «ambasciatori del turismo trentino».
L’assessore Failoni ha espresso pieno sostegno all’iniziativa:
«L’elaborazione di questo documento nasce dall’esigenza di comprendere come le professioni legate alla montagna, a partire da quella dei maestri di sci, stiano evolvendo. Le nostre montagne non sono solo un contesto di straordinaria bellezza, ma la base della nostra identità, della nostra economia e della nostra capacità di attrarre visitatori da tutto il mondo».
Il professor Martini e il dottor Dalla Sega hanno sottolineato l’importanza di interpretare le nuove sfide poste dal turismo globale:
«Negli anni Ottanta i turisti provenivano quasi esclusivamente dalle regioni vicine e dalla Baviera. Oggi il Trentino è una meta internazionale: i nuovi ospiti vogliono non solovedere, ma conoscere la montagna e le sue potenzialità. Le “belle stagioni” – primavera e autunno – rappresentano una grande occasione di crescita economica grazie a offerte mirate».
Anche Sini e Panizza hanno insistito sulla necessità di innovare con coraggio:
«Come sugli sci, dove la stabilità nasce dal dinamismo, anche nel nostro settore è necessario uscire dalla comfort zone. Serve leggere i segnali, ascoltare la realtà e progettare il domani con visione e strategia. Questa ricerca è uno specchio: ci dice chi siamo, dove siamo arrivati e quale direzione dobbiamo prendere. Formazione, innovazione, ricambio generazionale e qualità dell’offerta turistica sono le nostre priorità».
Oltre alle linee operative, il documento definisce precisi obiettivi strategici e modelli di business per accompagnare la transizione delle Scuole di sci verso un sistema integrato di turismo montano sostenibile.
«Il futuro del turismo montano è qui» – ha concluso Sini – «nelle nostre mani, nella nostra capacità di innovare con consapevolezza, passione e orgoglio trentino».