La denuncia
lunedì 9 Ottobre, 2023
Macchie oleose nel rio Lavisotto
di Ambra Visentin
I genitori degli alunni delle Schmid: «Odore acre». Appa: «Situazione non critica»
Non è stata un’uscita da scuola come tante altre, quella dei bambini della scuola primaria Schmid lo scorso venerdì pomeriggio. Un forte odore proveniente dal Rio Lavisotto è arrivato al naso dei tanti genitori in attesa di recuperare i propri figli ha sollevato molte preoccupazioni. «Mio marito e altri genitori hanno sentito un odore acre all’uscita da scuola verso le 16 — racconta Chiara Nicolodi, compagna di Lorenzo Moschini e mamma di un’alunna dell’istituto —. Quando la sera, alle 21, sono uscita con il cane l’ho sentito anch’io e ho chiamato i vigili del fuoco che mi hanno detto che stavano già uscendo a verificare». La mattina seguente la situazione non sembrava essere migliorata: «Ci siamo accorti che c’erano chiazze oleose in superficie sul rio e alcuni pesci morti che galleggiavano. Mi sono confrontata con altri genitori che vogliono come noi avere notizie affidabili su quanto successo», dice Nicolodi.
Tanti i genitori in allarme, fra cui Serena Cevolin e Alessandro Deriu: «Nostro figlio di 10 anni frequenta le scuole Schmid e anche il campo Coni. Alle 18, quando lo abbiamo portato ad allenamento, l’odore si sentiva anche lì. C’erano anche i genitori dei bambini della scuola di Cristo Re che si lamentavano della puzza». Si parla di «aria a tratti irrespirabile» o ancora «malsana» e si pretendono spiegazioni su quanto sta succedendo. A chiederle sono fra gli altri: Benedetta Margoni, Maria Angela e Alessio Nardini, Chiara Trintinaglia, Luca Ercolani, Valentina Berlanda, Gessica Faino, Michele Di Feo, Ecaterina e Sergiu Iovu e Barbara Filippi. Quest’ultima fa un appello alle istituzioni: «Chiedo a chi di competenza di farsi garante della salute dei cittadini implementando controlli e precauzioni». A seguito dei controlli nel cortile della scuola Piccolo Principe, un gruppo di 150 genitori aveva creato una chat per concordare le richieste di informazioni su possibili situazioni di contaminazione che riguardano il terreno delle scuole Schmid. La dirigente della scuola Trento 6 aveva assicurato che non ci sono inquinanti. Ora questo “fronte unito” si interroga e interroga su quanto percepito dal loro olfatto.
In risposta alle segnalazioni, anche da parte dei residenti di Cristo Re, l’Agenzia provinciale per la protezione dell’ambiente (Appa) si è recata sul luogo ieri mattina per controllare la situazione. «Quando sono arrivati i nostri ispettori e i vigili del fuoco non hanno sentito odori — spiega Enrico Menapace, dirigente dell’agenzia — Abbiamo fatto dei campioni delle acque e vedremo cosa risulta, ma non abbiamo riscontrato una situazione critica».
Il pensiero dei cittadini va ai lavori sulle rogge demaniali e c’è chi suppone che quanto accaduto potrebbe essere legato ad eventuali piccoli scavi nella parte a valle dello sfogo della roggia primaria di Campotrentino, o ancora ai sondaggi in corso in area ex Scalo Filzi. «È lo stesso odore acre che ho sentito sul ponte dei caduti di Nassiryia e segnalato all’amministrazione a marzo. L’assessore provinciale Mario Tonina aveva poi spiegato che si trattava delle iniezioni di materiali che servono per consolidare e impermeabilizzare il terreno», dice Nicolodi che spiega come le fosse stata data rassicurazione sul fatto che «entro fine estate e prima dell’inizio della scuola i lavori sarebbero stati terminati».
«L’intento di Chiara (che si è fatta portavoce del gruppo, ndr) è di smuovere le acque», conclude Cevolin, confidando in una pronta risposta delle istituzioni.
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