Val Rendena

lunedì 15 Dicembre, 2025

«Lo sconto per gli scialpinisti? Solo se pagano in contanti». Bufera social per la scelta del rifugio Grostè – Graffer

di

Il gestore Roberto Manni: «È per evitare la commissione e non rimetterci. Gli scontrini? Vengono battuti sempre»

E pensare che chi l’ha pubblicata intendeva fare un complimento: «Una bellissima iniziativa del Rifugio Graffer, sicuramente un motivo in più per bere li una birretta. Bravi!». Invece, apriti cielo. Quasi mille commenti, la gran parte negativi: tante battute e accuse dirette. «Così si aiuta l’evasione», «Chiamate la Guardia di Finanza». Il destino è toccato a un post del gruppo, solitamente frequentato da appassionati di sport invernali «Scialpinismo in Trentino».

Vi si spiegava, con tanto di foto al cartello esplicativo, la «promozione» del rifugio Grostè – Graffer, il punto di riferimento per le escursioni, estive ed invernali, nella zona settentrionale delle Dolomiti di Brenta. Da qualche anno pratica uno sconto del 10% a tutti gli scialpinisti, che arrivano sul posto, ovviamente, grazie alle «pelli». Ma quest’anno lo staff ha fatto una precisazione: «Lo sconto si applica solo se il pagamento viene effettuato con i contanti». Apriti cielo. Il tema è sensibilissimo e lo stesso fenomeno si vede anche nei post che denunciano l’ostracismo di qualche negoziante contro il pagamento «con la carta», di credito o bancomat. E infatti ecco piovere, per centinaia di commenti, l’accusa di voler «fare del nero». C’è, però, chi arriva in difesa del rifugio. «Hanno sempre fatto gli scontrini, anche con i contanti», scrive un cliente che pubblica tanto di foto delle ricevuto – con lo sconto scialpinista. Alla fine, gli amministratori del gruppo, hanno optato per la chiusura dei commenti per evitare la shitstorm, dato che il post aveva cominciato a girare anche tra chi, con lo scialpinismo, non ci ha mai avuto a che fare.

«Gente che ha tempo da perdere», la replica del gestore del rifugio (e guida alpina) Roberto Manni. «Chi ci conosce sa che lo scontrino lo facciamo sempre. La scelta di fare lo sconto per gli scialpinisti nasce da me, è un incentivo: non ci ha detto di farlo né la Sat né l’Apt. E chi non sa come funziona si astenga dal commentare. Semplicemente, già facendo lo sconto, non vogliamo pagare anche le commissioni bancarie, che hanno un peso sui grandi numeri».