Il caso

giovedì 19 Ottobre, 2023

Lavarone, Malga Laghetto: ricorso respinto

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Il Tar dà ragione a Comune e Provincia sul progetto di rilancio

Il ricorso è infondato e quindi viene respinto. Così il Tar si è pronunciato sul ricorso di alcuni residenti contro il Comune di Lavarone e contro la Provincia per il progetto di rilancio dell’area turistica di Malga Laghetto. La questione affonda le sue radici nei primi anni del 2.000 quando si era cominciato a ragionare sul recupero di un’area turistica nata negli anni Settanta e che era rimasta in piedi a deturpare il paesaggio. Alla fine è arrivata una proposta di recupero non tanto delle strutture, quanto della volumetria per un progetto che prevede la realizzazione di un hotel e di un’area campeggio con servizi accessori. Insomma, una struttura moderna per rispondere alle nuove esigenze del turismo, pur con l’obiettivo sempre messo in cima alla lista da parte del Comune della valorizzazione e salvaguardia dell’ambiente. La giunta Corradini ha dato quindi un’accelerata all’iter burocratico, portando avanti per la verità una condivisione anche delle precedenti amministrazioni, incontrando però la resistenza di chi ritiene l’opera troppo impattante dal punto di vista ambientale. Per questo l’anno scorso era stato presentato un ricorso al Tar incentrato su diverse ipotesi per invalidare gli atti già votati dalle amministrazioni: tra tutti, quello più solido pareva essere il fatto che per la realizzazione delle nuove strutture il Comune aveva ceduto terreni gravati da uso civico e quindi, secondo i ricorrenti, di proprietà della collettività e non del Comune che quindi non avrebbe potuto disporne a piacere. Il Tar ha comunque smontato anche questa tesi: gli usi civici sono stati recuperati su altri terreni, anzi con un miglioramento del valore precedente. Anche per questo il ricorso è stato respinto.