Salute

martedì 6 Maggio, 2025

Laurea magistrale in scienze infermieristiche e ostetriche: a Trento i primi quindici laureati. «Futuri leader per la salute territoriale»

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Tra i 15 neolaureati magistrali 12 sono professioniste già operative all’interno della Provincia autonoma di Trento (Azienda provinciale per i servizi sanitari e Rsa) e ben 9 hanno conseguito la laurea con il massimo dei voti (110 e lode)

Traguardo storico per la formazione avanzata infermieristica in Trentino, con le prime 15 lauree magistrali. Nella sede di Trento dell’Università di Verona hanno concluso il proprio percorso di studi i primi 15 partecipanti al Corso di laurea magistrale in scienze infermieristiche e ostetriche con indirizzo cure primarie e infermieristica e ostetricia di famiglia e comunità. Tra i 15 neolaureati magistrali 12 sono professioniste già operative all’interno della Provincia autonoma di Trento (Azienda provinciale per i servizi sanitari e Rsa) e ben 9 hanno conseguito la laurea con il massimo dei voti (110 e lode).

L’offerta formativa, attivata in risposta alle esigenze emergenti del sistema sanitario nazionale e in linea con le indicazioni del Piano nazionale di ripresa e resilienza (Pnrr), ha l’obiettivo di formare professionisti altamente qualificati, in grado di esercitare un ruolo guida nei contesti della medicina di iniziativa, dell’assistenza domiciliare e della gestione della cronicità. Il percorso si distingue per l’alto profilo scientifico e accademico e per l’integrazione di competenze cliniche, relazionali, educative e organizzative. I neolaureati – Laura Apolloni, Daniela Avgustini, Michela Dal Ben, Gloria Filippi, Elena Giriolo, Stefano Marzana, Katia Pagotto, Virginia Poli, Silvia Sartori, Francesca Saurini, Melania Stedile, Francesca Stefani, Alessandra Trentin, Sara Valentini, Rita Villotti – rappresentano una nuova generazione di infermiere e infermieri altamente formati, con una visione sistemica e capacità di innovazione orientata agli esiti di salute delle persone. Le tesi discusse trattano temi di grande attualità, dalla gestione della complessità assistenziale e organizzativa della cronicità alla promozione della salute con un orientamento agli esiti di salute, all’utilizzo di tecnologie, all’infermieristica di comunità e di famiglia e alla collaborazione interprofessionale.

«È un risultato di grande valore per il nostro Ateneo e per il territorio. Questo corso di laurea magistrale coniuga rigore accademico e scientifico con una forte attenzione ai bisogni reali della popolazione, ponendo le basi per la formazione di una generazione di professioniste/i capaci di guidare e in futuro dirigere l’innovazione nei servizi sanitari», ha dichiarato il Prof. Paolo Fabene, Presidente del corso di laurea magistrale.

«Questi neolaureati – ha commentato il direttore generale di Apss Antonio Ferro – hanno portato a termine un percorso formativo altamente qualificante che guarda alla sanità del futuro, dove assistenza domiciliare, case e ospedali di comunità e servizi di coordinamento rappresentano gli assi portanti su cui poggia la medicina territoriale. Per rispondere in maniera adeguata ai rinnovati bisogni di salute della popolazione trentina e alla complessità degli ambienti sanitari e socio sanitari servono professionisti con conoscenze e competenze elevate, come quelli che hanno ottenuto questi brillanti risultati nel percorso di laurea magistrale appena concluso».

 

«Gli studenti – ha dichiarato la Prof.ssa Anna Brugnolli, Coordinatrice del corso a Trento – hanno evidenziato non solo solide competenze teorico-pratiche e un elevato livello di impegno, ma anche una notevole capacità di analisi critica e attitudine alla ricerca. Si configurano come professionisti altamente qualificati, in grado di assumere ruoli strategici nel potenziamento delle cure di prossimità, contribuendo all’evoluzione dei modelli assistenziali e organizzativi con un approccio sistemico, centrato sulla persona e orientato alla comunità».
Grande la soddisfazione dei/delle relatori/relatrici docenti, del corpo accademico e degli studenti per un traguardo che è anche un segnale concreto di evoluzione e valorizzazione della professione infermieristica e ostetrica nel nostro territorio.