La storia

giovedì 13 Novembre, 2025

Lassine Diarra, dal Mali a Trento: «Sono metalmeccanico ma studio alle serali. Il mio sogno? Fare l’ingegnere»

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Ha 32 anni, un lavoro ma sta investendo nella sua formazione per cambiare la sua vita

Lassine Diarra, 32 anni, cosa faceva prima dei serali?
«Sono arrivato in Italia nel 2016 dal Mali. All’inizio sono passato dall’Algeria e lì sono stato un anno. Poi ho fatto tre anni in Libia. Infine sono arrivato a Catania e poi a Trento: è stato un lungo viaggio. Nel 2017-2018 ho conseguito la licenza media al centro Eda del Rosmini di Trento. Nel 2018-2019 ho frequentato l’Enaip, indirizzo metalmeccanico. Poi ho fatto l’esame a giugno e ho preso la qualifica. Prima di fare l’esame ho fatto uno stage e dopo l’esame sono andato a lavorare come metalmeccanico nello stesso posto. Dal 2022 sono iscritto all’Itt a Trento. Quest’anno mi diplomo se tutto va bene».
Come mai questa scelta?
«Avevo provato in Mali a diplomarmi, ma non è andata bene. Dopo il 2018-2019 quando ho finito l’Enaip, non c’era posto per i serali al Rosmini per l’indirizzo Les. Non sapevo però che ci fossero i corsi dell’Itt e li ho scoperti grazie a un amico».
Che corso sta frequentando e come si trova?
«Automazione. Con i professori mi trovo benissimo, soprattutto con quello di elettrotecnica. A un certo punto stavo per mollare nel 2024 e non ho frequentato. I professori però mi hanno spronato a riprendere. Alla fine ho fatto tutti i moduli e sono stato ammesso in quinta: è stata dura».
Quali sono le difficoltà che incontra?
«L’italiano è difficile da parlare, però capisco tutto. A scuola è diverso però. Le domande sono più mirate e non ho difficoltà».
Che obiettivi ha per il futuro?
«Il mio obiettivo è fare la maturità intanto. Per il resto non saprei ancora. Preparo già da adesso l’esame. Spero di riuscire a diplomarmi quest’anno e poi vedrò. Mi piacerebbe fare Ingegneria».
Rifarebbe la scelta che ha fatto?
«Sempre».
Dove si trova la sua famiglia?
«Mio fratello e mia madre vivono in Costa d’Avorio. Mio padre è in Mali ed è un professore, quindi è stato contentissimo che io andassi avanti con gli studi. Li voglio rendere orgogliosi».