l'addio
lunedì 13 Novembre, 2023
L’addio di Chico Forti a Michele Cristoforetti: «Noi sognatori sappiamo tenerci per mano, anche con le braccia amputate»
di Sara Alouani
Il cantautore trentino è scomparso nei giorni scorsi a causa di una grave forma di leucemia

Dal carcere in Florida arriva il messaggio di Chico Forti che esprime il proprio cordoglio dopo la prematura scomparsa del cantautore trentino Michele Cristoforetti, colpito da una forma particolarmente aggressiva di leucemia che lo ha portato via in pochi mesi. Nel 2021 Cristoforetti aveva dedicato il singolo «Come stai» al velista italiano detenuto negli Stati Uniti. «Le note di “Come stai” – aveva spiegato Cristoforetti – sono una sorta di bentornato a Chico, aspettando il suo rientro. È una canzone che rispecchia lo stato d’animo delle persone che per tanto tempo si sono battute per lui, specialmente nel suo Trentino».
Qui il messaggio completo di Chico Forti:
«Ho conosciuto Michele il giorno in cui mi chiese come stavo..
Non me lo chiese telefonicamente o per iscritto, ma con una canzone.
Una canzone in video, che, virale, si propago’ a macchia d’olio sull’oceano dei miei sostenitori.
Bella la canzone,
belli i personaggi coinvolti,
belle le riprese con l’alto lago di Garda e le Dolomiti come scenario, zone che hanno impregnato cuore e mente di ricordi, di cui mi nutro tuttora.
Appena mi fu possibile io gli risposi con un messaggio telematico.
La mia intenzione era di poter incontrare Michele, tranquillizzandolo sul mio stato fisico e mentale, esternando la mia gratitudine per quella sua composizione seppur inaspettata, ampliamente apprezzata.
Volevo trasmettergli osmoticamente la gioia di poterlo annoverare tra gli amici cari.
Nonostante la sua prematura escursione fisica, io lo faro’ comunque, questa volta guardando il cielo.. il mio passatempo favorito…
Perché lì riesidono i miei sogni, le mie ambizioni, e gli amici che, come Michele, hanno intaccato positivamente la mia vita..
Persone estrapolate dal mondo sensoriale, ma sempre vive e recepibili nella mia memoria.
Non avendo avuto il piacere di conoscere la famiglia di Michele, colgo l’opportunita’ di questo spazio dedicato alle mie riflessioni aperte, per farlo pubblicamente.
Nelle nuvole cotonate, designate come tela per l’immaginazione, ce n’è una aggiunta, a forma di nota musicale…
La si potrà vedere col cielo terso, gli ultimi raggi di sole come riflettori.. insieme guardiamo alto l’orizzonte, ringraziamo Michele, perché anche da lassù, io ho la sensazione che lui continuerà a sincerarsi sulle nostre condizioni…
Buon Viaggio Michele !
Noi sognatori sappiamo tenerci per mano, anche con le braccia amputate…»
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