l'indagine
giovedì 4 Settembre, 2025
La spesa in Trentino conviene: Eurospar e IperPoli i meno cari. Risparmi fino a 896 euro in un anno
di Adele Oriana Orlando
Conveniente anche la Pam che è passata dal quarto posto al terzo. L'analisi di Altroconsumo

Fare la spesa al supermercato in Trentino costa meno di 7mila euro l’anno, 6.949 euro per l’esattezza. Il dato raccolto nella città di Trento è stato rilevato dall’ultima indagine a riguardo condotta da Altroconsumo ed è inferiore rispetto alla media italiana che si attesta a 7.250 euro. Altroconsumo è la più grande organizzazione indipendente di consumatori in Italia e parte di Euroconsumers e anche quest’anno ha preso in analisi alcuni punti vendita presenti nelle città e diverse categorie prodotti da mettere a confronto. La trentaseiesima edizione dell’indagine arriva in un momento di aumento dei prezzi che si attesta su una media del 2,2% rispetto allo scorso anno. Il risparmio sulla spesa resta una questione spesso dibattuta in casa, perché è un dato che può incidere fino al 19% del budget familiare. L’obiettivo di Altroconsumo è quello di orientare i cittadini nella scelta del punto vendita più conveniente, grazie a un’analisi capillare dei prezzi di quei prodotti che Istat indica come «più acquistati» e selezionati in base a criteri che ne assicurano la rappresentatività sul territorio nazionale. L’indagine si è svolta dal 3 e il 31 marzo 2025, ha coinvolto 1150 punti vendita distribuiti in 67 città italiane, coprendo circa il 64% dei capoluoghi di provincia. Sono stati rilevati 1,6 milioni di prezzi, relativi a 125 categorie di prodotto, tra alimentari, prodotti per la cura della casa e della persona, oltre che alimenti per animali. L’analisi si basa su quattro panieri di spesa differenti: spesa mista, prodotti di marca, prodotti più economici e prodotti a marchio dell’insegna, con l’obiettivo dare una fotografia completa del posizionamento di prezzo delle principali insegne della Gdo.
Dove conviene a Trento
Per poter contare su una spesa più vantaggiosa, nella città di Trento, quest’anno conviene riempire il carrello nell’Eurospar di viale Verona, dove si possono risparmiare quasi 900 euro l’anno, scegliendo i prodotti giusti. A parimerito in classifica c’è l’Iper Poli di via Brennero; seguito con un solo punto in meno dal Pam del Bren Center che si trova in via Giovanni Battista Trener. Il podio della convenienza, rispetto al 2024, ha visto una scalata di Eurospar di viale Verona che prima si trovava in settima posizione e di Pam che è passata dal quarto posto al terzo. L’Iperpoli, invece, resta alto in classifica, a parimerito con Eurospar.
Uno sguardo nazionale
Il risparmio, come sottolineato anche da Altroconsumo, è un risultato che si ottiene guardando attentamente l’insegna e scegliendo i prodotti più economici in vendita. Nel Belpaese una famiglia composta da quattro persone può arrivare a risparmiare fino a 3700 euro in un anno, considerando che l’Istat stima in 9276 euro la spesa annua per un nucleo familiare di questa dimensione. Il risparmio è significativo anche per le coppie, fino a 3.273 euro (su una spesa media annuale di 8.208 euro) e per i single, fino a 2.249 euro (su una spesa media annuale di 5.638 euro). Le regioni dove è più conveniente fare la spesa si trovano al Nord Italia, mentre al Sud i prezzi alti si scontrano con i redditi bassi, pesando notevolmente a fine mese. Tra tutte, la Sicilia è la regione più economica secondo l’indagine 2025, mentre la Val d’Aosta la più cara. Venezia può vantare il primato del risparmio, come lo scorso anno, seguita da Como e Verona. Sassari è invece risultata la città meno economica. Una famiglia siciliana in un anno spende in media il 10% in meno rispetto a una famiglia valdostana. La spesa al supermercato può arrivare a incidere fino al 19% del budget familiare. In Puglia assorbe il 19,3%, in Calabria il 19,2%, in Campania il 18,5%, in Basilicata il 18,3%. Sono tra le regioni con i redditi familiari più bassi: meno di 40mila euro l’anno. In Trentino-Alto Adige e in Lombardia, questo onere quotidiano pesa solo il 10,7% e l’11,1%, grazie a redditi annui superiori ai 60mila euro. Questa percentuale resta sotto il 13 in Emilia-Romagna, Veneto, Piemonte, Liguria e Toscana. La differenza tra l’incidenza più bassa (10,7%, Trentino-Alto Adige) e quella più alta (19,3%, Puglia) è di 8,6 punti. Tradotto: per i pugliesi la spesa pesa l’80% in più rispetto ai trentini e agli altoatesini nel bilancio familiare annuale. Lo squilibrio era presente anche lo scorso anno, ma forse nel 2025 si sente maggiormente anche a causa del lieve aumento dei prezzi dei prodotti nei supermercati, che in media è del 2,2%. La catena più conveniente in assoluto in Italia è Eurospin, che consente un taglio della spesa di quasi il 40% rispetto alla media nazionale.