tennis
lunedì 1 Aprile, 2024
Jannik Sinner: quando potrà diventare numero uno al mondo?
di Redazione
Al primo posto, saldamente, c'è sempre Djokovic. I suoi programmi prevedono di giocare i Masters 1000 di Monte Carlo ad aprile. A seguire Madrid e Roma
Un anno strabiliante e un record assoluto per un italiano che mai s’era spinto lassù, tra i migliori assoluti del mondo. Ora la domanda è: Jannik Sinner dalla seconda posizione può mettere nel mirino anche la prima? E quando? La classifica dell’Atp vede ancora al primo posto Novak Djokovic. Il tennista serbo non ha giocato a Miami ma è ancora saldamente al comando con 9725 punti. Sinner è sensibilmente staccato a quota 8710. Più vicino di quanto lui sia prossimo alla vetta c’è proprio Alcaraz con 8645 punti. Seguono Daniil Medvedev con 7165 punti, Alexander Zverev (5370), Andrey Rublev (4890), Holger Rune (3795). Chiudono Casper Ruud (3615), Grigor Dimitrov (3540), Hubert Hurkacz (3425). I suoi programmi prevedono di giocare i Masters 1000 di Monte Carlo ad aprile. A seguire Madrid e Roma prima del Roland Garros, secondo Grande Slam di questa stagione. Poi arriverà la stagione sull’erba, con l’Atp 500 di Halle e Wimbledon. Infine, a chiudere la prima parte della stagione ci saranno le Olimpiadi di Parigi.
Il primo posto di Sinner
E quindi quando Sinner avrà la possibilità di diventare numero uno al mondo? Attualmente potrebbe essere decisiva proprio la terra rossa. La classifica Atp si forma in base alla differenza tra i risultati dell’anno precedente e di quello successivo nello stesso torneo. A Monte Carlo Sinner è stato semifinalista nel 2023 e difende 360 punti. Mentre Djokovic è uscito agli ottavi. A Madrid né l’uno né l’altro hanno giocato. Roma ha visto l’italiano uscire agli ottavi e l’attuale numero uno ai quarti. Poi c’è Barcellona dove l’anno scorso è arrivata ai quarti: stesso risultato per Djokovic al Srpska Open. Infine, il Roland Garros. Qui Djokovic è campione uscente e Sinner è uscito al secondo turno. E quindi i punti da difendere saranno rispettivamente 2315 per Djokovic e 585 per l’italiano.
Il lutto
Anche il mondo del biathlon trentino piange Sivert Bakken, morto improvvisamente in un albergo della val di Fiemme: «Un ragazzo d'oro, mancherà non potersi più allenare con lui»
di Ubaldo Cordellini
Tommaso Giacomel: «Avevamo programmato di andare a sciare insieme proprio in questi giorni». Elia Zeni: «Quella volta che ci venne a prendere con il pulmino»
La sfida
La Parigi - Dakar di Lorenzo Delladio, patron de La Sportiva: «750 chilometri attraverso il deserto con la mia Porsche 959 Evo. Sarà il regalo per il mio settantesimo compleanno»
di Ubaldo Cordellini
Il presidente di Confindustria Trentino: «Sono più di trent’anni che corro i rally in strada. In gara con Loeb e Sainz, non vedo l’ora»