Politica
giovedì 23 Ottobre, 2025
Indennità ai sindaci, in arrivo aumenti fino al 20%. E si potranno anche avere più assessori in giunta
di Redazione
Lo stabilisce un disegno di legge della giunta regionale, che ha competenza in materia di enti locali

Non solo per i consiglieri provinciali. Aumenti in vista anche per i 166 sindaci trentini. L’incremento delle indennità è previsto in un disegno di legge della giunta regionale, su cui, ieri, il Consiglio delle autonomie locali (Cal) era chiamato a esprimere un parere. La proposta prevede anche di innalzare il numero di assessori nelle giunte comunali. «Le disposizioni derivano da un percorso di confronto con l’assessore regionale Locher e l’assessora provinciale Zanotelli, avviato negli scorsi mesi, nell’ottica di rafforzare la capacità amministrativa dei nostri Comuni, e di riavvicinare la condizione degli enti locali trentini a quella dei Comuni altoatesini», ha spiegato a inizio seduta il presidente del Cal Michele Cereghini.
Le indennità
Il disegno di legge, dunque, introduce un adeguamento delle indennità di carica e dei gettoni di presenza, a partire dal 2026 (sopra nel grafico le indennità attualmente previste). Le indennità dei sindaci trentini vengono aumentate in misura percentuale inversamente proporzionale al crescere della fascia demografica: dal 2,25% per i Comuni più grandi fino al 20% per i Comuni più piccoli. Di conseguenza vengono adeguate anche le indennità di vicesindaci, assessori e presidenti dei Consigli.
Anche i gettoni di presenza per i consiglieri comunali subiscono un adeguamento, passando a una forbice compresa fra i 50 euro nei Comuni fino a 500 abitanti e i 160 euro nei Comuni superiori a 50.000 abitanti. Solo per il Comune di Bolzano viene prevista un’indennità di funzione forfettaria mensile di 1.200 euro lordi per i consiglieri che non godono dell’indennità di carica, in sostituzione dei gettoni di presenza, con meccanismi di riduzione in caso di assenza o partecipazione inferiore ai tempi minimi stabiliti dal regolamento comunale.
«La misura, nel complesso, riavvicina le indennità riconosciute agli amministratori locali trentini a quelle percepite dai colleghi altoatesini, pur rimanendo il costo complessivo delle indennità erogate agli amministratori locali trentini inferiore rispetto alla spesa sostenuta per i Comuni altoatesini, a fronte di un maggior numero di municipi presenti in Trentino — si legge nel comunicato del Cal — La copertura finanziaria dei relativi oneri sarà assicurata attraverso le Province nell’ambito della loro competenza esclusiva in materia di finanza locale, ma compensata dalle risorse che la Regione renderà disponibili a seguito dell’accollo di un’ulteriore quota del contributo alla finanza pubblica».
Il numero di assessori
Il disegno di legge modifica anche la composizione delle giunte comunali, aumentando di un’unità il numero massimo di assessori in tutti i Comuni della Regione, con la corresponsione della piena indennità di carica. Inoltre, per parificare i Comuni trentini a quelli altoatesini, il numero massimo di assessori nei Comuni trentini fino ai 1.000 abitanti è stato incrementato di due unità: oggi sono previsti 2 assessori più 1 a invarianza di spesa, in futuro potranno essere 4, tutti stipendiati.
Ai Comuni trentini con popolazione compresa tra 1.000 e 10.000 abitanti, invece, viene riconosciuta la facoltà di prevedere un assessore aggiuntivo rispetto al nuovo limite massimo: oggi nei Comuni tra 2.000 e 3.000 abitanti sono 3+1, in futuro potranno essere 4+1 (a invarianza di spesa); nei Comuni dai 3.000 ai 10.000 abitanti oggi sono 4+1, e in futuro potranno essere 5+1 (sempre con riduzione proporzionale delle indennità complessive). «L’incremento del numero di assessori consente di rafforzare la collegialità nelle decisioni e nella gestione amministrativa, elemento fondamentale per garantire una governance più partecipata e condivisa», si riferisce.
Il parere
Il Cal ha espresso, all’unanimità dei presenti, parere favorevole alla proposta, formulando alcune proposte integrative. Il sindaco di Trento Ianeselli ha proposto di estendere anche al capoluogo trentino il regime dell’indennità di funzione forfettaria mensile previsto per i consiglieri comunali di Bolzano. E per quanto riguarda l’adeguamento delle indennità, è emersa la richiesta di un analogo intervento anche in relazione alle indennità dei presidenti di Comunità di valle e dei componenti del comitato esecutivo. Nella discussione, Alberto Scerbo, presidente della Comunità della Vallagarina, è intervenuto per rimarcare l’opportunità che l’adeguamento delle indennità proposto sia esteso anche agli amministratori delle comunità.
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