Scuola
lunedì 25 Agosto, 2025
«In Trentino si boccia di più? Falso, bisogna considerare gli esami di riparazione nelle altre regioni»
di Francesco Terreri
Franco Buratti (Docet): «I dati si basano sugli scrutini di giugno, ma se consideriamo gli esami di fine agosto e inizio settembre la percentuale è sotto la media italiana»

In Trentino si boccia troppo? Non è vero, dice Franco Buratti dell’Associazione Docet. «La classifica che ha messo in allarme la provincia di Trento si basa sui risultati degli scrutini di giugno. Tuttavia in Trentino, a differenza del resto d’Italia, l’esame di riparazione non esiste. Il risultato di giugno è quindi definitivo, mentre nelle altre province molti studenti con insufficienze vengono rimandati per sostenere l’esame a fine agosto/inizio settembre, e qui una parte di loro non ce la fa e viene bocciata».
Secondo Buratti quindi «il confronto corretto non va fatto sui dati provvisori di giugno, ma su quelli definitivi di settembre». La critica è anche all’articolo de Il T del 17 agosto in cui si riportavano i dati del Ministero dell’Istruzione sugli scrutini nelle scuole secondarie di secondo grado, le superiori, nell’ultimo anno scolastico 2024-2025. I dati ovviamente erano degli scrutini di giugno e collocavano Trento in quarta posizione tra le regioni per incidenza delle bocciature sul totale degli studenti frequentanti. Secondo Docet, invece, se si considerano anche i risultati degli esami di riparazione, il Trentino scende di posto anche sotto la media nazionale. I dati utilizzati sono però quelli dell’anno scolastico 2022-2023, di cui il Ministero ha pubblicato i risultati finali comprese le prove di settembre. Inoltre Buratti sostiene che sono stati utilizzati i dati regionali, ma non è così: quando il Ministero pubblica i risultati di giugno, quest’anno come negli anni scorsi, nel dato regionale è sempre precisato «I dati relativi alla Provincia autonoma di Bolzano non sono al momento disponibili». Quindi aver preso il dato del Trentino Alto Adige, come spiegato nell’articolo de Il T, equivale a prendere il dato della sola provincia di Trento.
Nell’anno scolastico 2022-2023 il Trentino ha avuto una percentuale di bocciati del 6,5%. A giugno si trattava di una percentuale superiore alla media nazionale, pari al 5,9%, ma tra le regioni non figurava ai primi posti. Considerando anche gli esami di settembre, la media nazionale sale al 7,3% mentre quella trentina ovviamente non cambia. Quindi il resto d’Italia boccia parecchio negli esami di riparazione e Buratti sottolinea come Trento scenda ulteriormente nella classifica. L’anno successivo, 2023-2024, il tasso di bocciature alle superiori a giugno in Trentino è del 7,7%, terzi dopo Sardegna e Val d’Aosta e superiori alla media nazionale del 5,8%. Non sono ancora noti i dati completi con gli esami di settembre, ma sicuramente Trento scenderà di posizioni data la maggiore propensione a bocciare alla riparazione. L’anno scolastico 2024-2025, quello citato nell’articolo di domenica scorsa, vede il Trentino al 6,8% di bocciature, per ora in quarta posizione in attesa di essere sorpassato con gli esiti delle prove di settembre. Alla fine la tesi di Buratti è che «per molti docenti, la mancanza di esami di riparazione non affronta l’insuccesso, ma lo ignora, nascondendo la polvere sotto il tappeto e non dando agli studenti il tempo e il modo di recuperare le proprie lacune. L’obiettivo finale non è un’alta percentuale di promossi, ma la preparazione adeguata e lo sviluppo di competenze solide».
L'intervista
Scuola, la prof che da settembre sarà anche docente «Faber»: «Non siamo psicologi. Aiutiamo gli studenti a gestire le emozioni»
di Tommaso Di Giannantonio
Debora Sartori fa parte del gruppo dei 66 facilitatori del benessere emotivo e relazionale. «Tra i ragazzi fragilità crescenti. Il Covid il punto di non ritorno»
L'intervista
Scuola, Gerosa: «Via libera alla riforma delle carenze per il 2026: niente esami di riparazione, ma più vincoli»
di Tommaso di Giannantonio
L'assessora fa il punto sul confronto con il ministero: «Sarà una terza via trentina. Tante bocciature? Abbiamo un sistema di valutazione rigoroso»
Scuola
Scuola, in Trentino si boccia di più: su 19mila studenti oltre 1300 non vengono ammessi all'anno successivo
di Tommaso Di Giannantonio
I dati del ministero: alle superiori il 6,8% non viene promosso, valore superiore alla media nazionale e secondo solo a Sardegna, Valle d'Aosta ed Emilia-Romagna